Fa discutere, nel Chietino, la larghezza della fascia di protezione della riserva regionale destinata a valorizzare, lungo la costa, il tracciato ferroviario dismesso. I più contrariati sono alcuni sindaci (in particolare quelli di Fossacesia, Rocca San Giovanni, San Vito e Casalbordino riunitosi lunedì mattina), che temono il blocco dello sviluppo turistico delle loro cittadine e che sottolineavano come la nuova perimetrazione andasse discusse in prima battuta proprio coi rappresentanti dei comuni interessati. A loro si rivolge l'Arci di Vasto-San Salvo, secondo la quale, invece, la legge potrà essere fonte di benefici futuri per i piccoli centri. ''Le disposizioni legislative - dicono dall'Arci - non sono retroattive e nessuno potrà mai abbattere ciò che già c'è, ma tutti potranno migliorare i manufatti esistenti, magari riconvertendoli in piccoli esercizi alberghieri e d'accoglienza''. L'Arci, inoltre, esprime solidarietà al sindaco di San Salvo per il mancato inserimento nella riserva del biotopo costiero e rivendica l'inserimento nella stessa della scogliera vastese, da Vignola a località Trave. Relativamente al biotopo, in tutti i modi, è già allo studio un aggiornamento del sistema delle aree protette della costa, con l'inserimento di questa fascia sottoposta a tutela con l'istituzione, tra le altre cose, di un giardino botanico mediterraneo.