TUTELA COSTA TEATINA, LE PERPLESSITA' DI ALCUNI SINDACI

a cura della redazione
19/02/2007
Attualità
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Gli amministratori e i tecnici dei Comuni di Fossacesia, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino, Torino di Sangro e Casalbordino, si sono incontrati per una valutazione congiunta della legge regionale avente ad oggetto ''Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della Costa Teatina'' ed in particolare per discutere delle conseguenze della norma, che all'art. 6 comma 6 prevede una fascia di protezione di 150 metri a monte e a valle dell'ex tracciato ferroviario. ''In alcune zone del nostro territorio i 150 metri sono del tutto irragionevoli. Non si può pianificare sulla carta senza tener conto delle differenze evidenti tra una zona e un'altra della costa - hanno commentato i sindaci al termine della riunione -. Abbiamo verificato insieme ai tecnici che la fascia di protezione imposta dalla Regione comprende inspiegabilmente aree urbanizzate o di potenziale sviluppo. Non siamo contrari alla previsione di una zona di tutela, ma la perimetrazione doveva essere discussa con i Comuni''. La norma in questione è stata infatti elaborata senza concordare nulla con i Comuni, violando le norme e le comuni regole di convivenza civile tra Istituzioni. Nel documento redatto viene sollecitato un incontro urgente con l'assessore regionale all'Ambiente, Franco Caramanico, e con i vonsiglieri regionali della provincia di Chieti per concordare i tempi di una revisione della legge. ''Chiediamo che il Consiglio regionale riesamini la legge alla luce delle nostre osservazioni e ci coinvolga nella definizione del perimetro di protezione - hanno concluso i sindaci nel documento -. Apprezziamo i contenuti della legge nel suo complesso, ma quella che era una buona legge è stata modificata inserendo una fascia di protezione di 150 metri sic et simpliciter senza interpellare i Comuni, che invece avrebbero potuto indicare in modo più esatto i confini''.

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