Il Santo è Rocco di Montpellier, pellegrino e taumaturgo, noto e venerato nella cristianità, dal Medioevo in qua. Viene ricordato in ogni luogo il 16 di agosto con celebrative “campanelle”, grandi e piccole, variamente modellate e colorate.
Un tempo erano occasione e strumento per il giocoso quanto insistente scampanellare di bambini e ragazzi. Erano di fattura semplice e popolare, per lo più in creta (terracotta), dipinte con semplice mano di bianco o con ripetuti cerchi e fasce di vario colore, a decoro. Nell’oggi molto è mutato. Le campanelle sono prodotte, soprattutto per ragioni di mercato, in ceramica o in altro materiale; di forma le più svariate, sorprendenti e accattivanti in qualche caso. Di genere popolare e in modo crescente di produzione seriale, o di ricercato artigianato artistico, le si acquista di anno in anno per la collezione. Sempre più personalizzate, con i colori della squadra di calcio del proprio tifo, con il nome del luogo per farne oggetto di souvenir, o con nome proprio (… basta un pennarello indelebile, e la richiesta è presto soddisfatta), per sé o per qualcuno cui si vuole bene o al quale si vuole fare un presente.
Qui a Vasto, da qualche anno, ad opera di “ArtiBus” - noto Studio-Lab di promozione ed elaborazione artistica, per grandi e piccoli - manufatti “di nicchia”, sempre originali e soprattutto di qualità, si sono inseriti nell’offerta di genere sempre più ampia disponibile in piazza Rossetti e dintorni, dal mattino e ormai sino a sera della ricorrenza agostana.
Staremo a vedere, parimenti a sentire, giacché lo scampanellio è parte integrante dell’evento. In attesa del giorno, per occasionale quanto gentile concessione visuale da parte del duo d’arte Madonna&Scafetta, mostriamo in anteprima alcune loro creazioni del 2013, modellate per il santo e per la gente, mettendo mano all’argilla, al forno e ai pennelli, con sicura capacità creativa, ludica ed estetica.