Il Consiglio regionale abruzzese ha approvato all'unanimita il progetto di legge ''Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della costa teatina''. La nuova normativa stabilisce che lungo il tratto litoraneo tra Ortona e Vasto, sulle aree dismesse del tracciato delle Ferrovie dello Stato, è preclusa ogni attività di trasformazione del suolo diversa dalla destinazione a verde. Il sistema delle Aree Protette della Costa Teatina, nelle more della definizione del Parco Nazionale della Costa Teatina, risulta composto oltre che dalle riserve già esistenti (Riserva di Punta Aderci a Vasto e dalla Riserva di Lecceta Torino di Sangro) da riserve di nuova istituzione: Grotta delle farfalle nei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino; Punta dell'Acquabella nel Comune di Ortona, Ripari di Giobbe nel territorio del Comune di Ortona e Marina di Vastò nel Comune di Vasto. Elenco dal quale escluse, per il momento, due zone costiere che il Comune di San Salvo chiede invece di inserirvi, il biotopo costiero e l'area ''Sic'' (sito di interesse comunitario) lungo il fiume Trigno. A tal riguardo il sindaco Gabriele Marchese, rimarcando il valore ambientale delle aree in questione, ha inviato una lettera ad alcuni amministratori regionali (tra questi il presidente Ottaviano Del Turco e l'assessore all'Ambiente Franco Caramanico) avanzando la propria richiesta.