FRANA IN VIA LOTA: INTERVENGONO I VERDI

della redazione
09/01/2006
Attualità
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Da Ivo Menna e Claudio Zimarino, rappresentanti dei Verdi di Vasto, riceviamo e pubblichiamo. ''Dopo il crollo del muro di contenimento di via Santa Lucia, costato oltre mezzo milione di euro alle casse cittadine, dopo lo smottamento di parte di Loggia Ambling, ecco aprirsi una nuova ferita a contrada Lota, una zona che ha visto crescere in questi anni una edificazione senza regole, permessa da una amministrazione che ha sempre promesso ai residenti la realizzazione di una rete idrica e rete fognaria. Quella zona risulta tutt'oggi priva di civili fognature e di una rete idrica nuova, per cui diventa naturale la dispersione e la infiltrazione di acque di scarico, che sommate alle nuove dimensioni delle precipitazioni (effetto serra), non possono che aggravare le già precarie condizioni dei terreni, per loro natura fragili ed instabili. Già anni fa i Verdi avevano previsto che una edificazione incauta e scriteriata, sulle zone più suggestive ed a più ad alto rischio di dissesto e smottamenti, avrebbe di sicuro comportato fenomeni pericolosi di frane e smottamenti. Il caso di Contrada Lota di questi giorni e l'allarme dei residenti, dimostrano quanta poca accortezza e quanta negligenza si è manifestata in questi anni da parte dell'amministrazione di centrodestra. Abbiamo continuato a criticare l'incapacità amministrativa e la totale sordità e insensibilità alle questioni rilevanti poste dai Verdi, prime fra tutte il dissesto e le frane incombenti. Una responsabilità grave incombe sull'attuale amministrazione per non avere posto, al centro della azione politica, un grande piano di risanamento del territorio partendo da alcune priorità: · il rifacimento della rete idrica che perde e infiltra nel terreno acqua per oltre il cinquanta per cento; · il completamento della rete fognaria; · un Piano regolatore del Verde pubblico; · una indagine preventiva e un serio studio geologico di tutto il territorio per stabilire la presenza di acque sottostanti e quindi una loro regimazione. Chi non ricorda solo qualche tempo fa l'interruzione del servizio dell'erogazione dell'acqua perché un'intera zona di Colle Pizzuto franò? Non è Colle Pizzuto forse l'area indicata dal piano regolatore per la localizzazione del nuovo ospedale? Cerchiamo di non sperperare il denaro pubblico come troppo facilmente è stato fatto fino ad oggi!''.

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