Non c'è un rischio immediato, ma in prospettiva qualche preoccupazione c'è. Allo stadio Aragona, da tempo, si va avanti - per l'agibilità - con le deroghe di volta in volta siglate dal sindaco. L'impianto sportivo comunale è ubicato in pieno centro, privo di spazi adeguati in caso di emergenza e le recinzioni divisorie non sono a norma. Sono questi i problemi principali. Il decreto del governo con l'estensione della normativa-Pisanu vale per gli stadi con capienza di 10.000 spettatori (l'Aragona ne ha 5.200) però il rischio è sempre incombente, soprattutto se le norme fossero ulteriormente inasprite e la capienza scendesse a 5.000 spettatori. ''Si va avanti - conferma il vice questore Ugo Terracciano, dirigente del commissariato di Vasto - con l'agibilità provvisoria predisposta dal sindaco ogni domenica in cui la Pro Vasto è impegnata tra le mura amiche. L'amministrazione comunale sta procedendo con i lavori, ma con le nuove norme sarà probabilmente necessario un nuovo parere da parte della commissione provinciale per lo spettacolo ed i parameri saranno certamente più severi rispetto al passato''.