«Un partito immobile, incapace di rinnovarsi». Così Nicolangelo D’Adamo, ex consigliere comunale e figura storica del centrosinistra locale, spiega i motivi che lo hanno indotto a dimettersi dall’incarico di presidente del Pd. Una decisione già nota ai dirigenti locali perché annunciata in una recente riunione, ma che è rimbalzata in città solo qualche giorno fa trovando eco negli ambienti politici.
Le dimissioni di D’Adamo, che resta un semplice iscritto, non sono altro che l’espressione di un disagio che cova da tempo e seguono di alcuni giorni quelle rassegnate a San Salvo dal segretario del Partito Democratico, Agostino Monteferrante. Anche lui ha lasciato l’incarico spiegando che non avrebbe potuto tollerare oltre la situazione che si era venuta a creare.
«Sono dimissioni che impongono riflessioni non più rinviabili sullo stato del partito nella nostra città e nel nostro territorio», commenta Domenico Molino, consigliere comunale Pd, «sono l’ ennesimo atto preoccupante sul quale in tanti hanno deciso di sorvolare. Accumulare la polvere sotto il tappeto, come abbiamo fatto anche durante l’ultima crisi amministrativa, mai risolta, non porta nulla di buono. Chi ha a cuore le sorti della città e del partito a tutti i livelli, ha il dovere e il diritto di parlare e di opporsi a una condotta non più sostenibile». Per Molino il prossimo Congresso è un’occasione troppo importante per lasciarsela sfuggire e dovrà servire non a regolare i conti, ma a rifondare il partito e «a ridare vita a una vera amministrazione sollecitata da una vera classe dirigente che sappia indicare percorsi e mete da raggiungere«.
E’ in fibrillazione anche il Pd di San Salvo dopo le dimissioni di Monteferrante. Dopo aver preso atto della sua decisione irrevocabile, il direttivo ha deliberato di istituire un coordinamento che avrà il compito di traghettare il partito fino al Congresso in programma in autunno e di organizzare tutte le attività cittadine e precongressuali con lo stretto coinvolgimento degli iscritti. Del nuovo organismo fanno parte Giuseppe Cilli, Luciano Cilli, Annarosa Costantini, Leopoldo Daniele, Beatrice Di Bartolomeo, Sergio Di Ninni, Domenico Gualà, Gennaro Luciano, Luca Milantoni e Maria Zaccardi.