Estate avviata, ma c’è aria di crisi? Come si sono attrezzati i balneatori

Più servizi e prezzi invariati, ma aumenta la ‘condivisione’ dell’ombrellone

Camilla Corradini
11/06/2013
Attualità
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Un po’ in ritardo e a singhiozzo ma la stagione estiva è ormai partita, il weekend appena trascorso ha visto finalmente maggiori presenze in spiaggia.  Gli stabilimenti cominciano a lavorare, ma devono fare i conti oltre che con la pioggia anche con la crisi. Se è vero che segnali veramente preoccupanti non ci sono, qualche indizio del difficile momento si avverte.

È presto per dire come andrà la stagione ed è difficile fare previsioni, ma qualche idea i gestori dei lidi balneari se la sono fatta.
Come sta accadendo altrove, si diffonde la tendenza a condividere gli ombrelloni: “Si inizia a vedere anche da noi l’ombrellone bifamiliare, magari da uno più piccolo ne prendono uno un po’ più grande ma più famiglie insieme”, raccontano al lido Mimì e confermano anche da Acapulco. Un fenomeno che registrano pure da Baiocco beach: “Da noi capita con i giovani”. È lo stesso da Zio Fiore: “Soprattutto i ragazzi, che hanno lavori precari e minore disponibilità economica, si aggregano per spendere meno, per le famiglie non capita ancora”.
Ombrellone e lettino-sdraio a Vasto, per l’intera stagione, possono andare da circa 250 a un massimo di 500 euro. A giornata si attestano tra i 10 e i 15 euro. Non sono molti quelli che scelgono questa opzione, magari qualcuno la domenica e ad agosto. C’è anche chi, però, non potendosi più permettere lo stagionale si accontenta di affittare l’ombrellone una volta ogni tanto.
La clientela pare sia più o meno sempre la stessa, affezionati fissi ormai da anni, la maggior parte di Vasto o delle vicinanze, e una percentuale minore di forestieri. A maggio, però, sembra si siano visti diversi stranieri, specie dal nord Europa.

Sono pochi quelli che lamentano cali vistosi nelle prenotazioni, ma in diversi avvertono la tendenza dei bagnanti a risparmiare, non solo condividendo l’ombrellone ma anche riducendo le spese per cibo e bevande, come hanno notato da Acapulco e Zio Fiore.
Qualcuno parla di effetto della crisi, ma altri se la prendono con il mal tempo e con la cattiva pubblicità dovuta ai problemi degli scarichi fognari.

Visto il momento, calo o non calo delle prenotazioni, gestori e proprietari di concessioni dichiarano di voler andare incontro alle famiglie e per questo di aver mantenuto costanti i prezzi, in alcuni casi bloccati da anni, pur avendo potenziato l’offerta. “Pensiamo di dare maggiore continuità all’animazione sia per bambini che per adulti con la ginnastica”, dicono da Zio Fiore. L’attività sportiva in spiaggia è ciò su cui sembrano investire i balneatori: “Puntiamo molto sullo sport, abbiamo migliorato i vari campi e proponiamo eventi”, dicono da Baiocco. “Quest’anno offriamo anche lo yoga al tramonto e lo zumba fitness. Oltre alle serate in riva al mare”, spiegano da Mimì, aggiungendo che la ristorazione è un altro aspetto su cui investire per combattere la crisi: “Offriamo pacchetti menu con sconti per bambini e menu degustazioni a diversi prezzi”.
Investe sulla ristorazione anche La Ciucculella che, data la nuova gestione partita a fine giugno 2012, precisa di non poter fare confronti con l’avvio della stagione passata e spiega: “Siamo ottimisti per la stagione estiva, con le prenotazioni siamo al completo e puntiamo molto sulla ristorazione di livello, abbiamo anche menu turistici dove c’è convenienza senza perdere in servizio e qualità. Poi offriamo serate di diverso tipo”.

Sul potenziamento dei servizi insiste Fernando, che per la nuova stagione ha deciso di dotarsi di un defibrillatore automatico, di wi-fi e di arricchire campi sportivi e parchi giochi, vista l’ampia clientela con bambini.  Sulla qualità dell’offerta il proprietario insiste molto: “Purtroppo a Vasto c’è tanta improvvisazione, si danno molti permessi senza che ci siano i servizi e i requisiti adeguati. Ci sono ombreggi stagionali senza servizi igienici”, prosegue parlando anche di concorrenza agguerrita e quasi sleale sui prezzi: “Chi ha un ombreggio stagionale paga un canone più basso di chi, come me, ha questa come attività principale. Inoltre chi ha più entrate, perché ha anche altri lavori, tende ad abbassare troppo i prezzi”. Poi sottolinea un altro problema: “Solo adesso sono iniziati i lavori di pulizia della spiaggia, ciò ci penalizza, anche nell’organizzazione”.

A mettere in difficoltà i balneatori infine c’è pure la normativa europea sulle concessioni, come spiegano da Mimì: “In Abruzzo per fortuna i canoni sono ai livelli di sempre, ma abbiamo la spada di Damocle delle leggi europee sulla durata delle concessioni, che non assicurano continuità: è difficile fare investimenti se non sai per quanto tempo la concessione sarà tua? Ciò va sicuramente a danno dell’offerta”.

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