Ombrina Mare, diffida del WWF al ministero dell'Ambiente

"Il giudizio positivo di compatibilità ambientale va ritirato, è illegittimo"

a cura della redazione
04/06/2013
Attualità
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Nuova azione del WWF Abruzzo contro Ombrina Mare, la piattaforma che Medoil gas vuole realizzare al largo della Costa dei Trabocchi. L’associazione ambientalista ha presentato una diffida al ministero dell’Ambiente perché disponga “il ritiro in autotutela del giudizio di positivo di compatibilità ambientale 1154 del 25 gennaio 2013, in quanto completamente illegittimo e abnorme”.

Il progetto, è stato spiegato dall’avvocato Herbert Simone, che è anche vice presidente dell’associazione in Abruzzo, è “assolutamente inaccettabili perché contrastante con la normativa settoriale, incompatibile con gli interessi del territorio e della collettività e del tutto irrazionale considerate le esigenze di protezione dell’ambiente, che hanno portato alla previsione del Parco nazionale della Costa teatina, il cui procedimento istitutivo è oggi in itinere”.

Il Wwf parla d’illegittimità e abnormità del procedimento. Riscostruendo la storia del progetto, spiega infatti: “l’istanza di pronuncia di compatibilità ambientale per il progetti fu presentata dalla Medoil gas Italia il 3 dicembre 2009.  Il 7 ottobre 2010 la commissione Via e Vas del ministero adottò un giudizio negativo di compatibilità ambientale alla luce delle limitazioni alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione d’idrocarburi poste dal ‘decreto Prestigiacomo’. Il procedimento – prosegue l’avvocato - avrebbe dovuto essere immediatamente definito in senso ostativo mediante l'adozione formale di un provvedimento di rigetto, tenuto conto della normativa vigente e del giudizio negativo già espresso dalla Commissione Via”. A quel punto, prosegue il Wwf, il procedimento fu invece “congelato e sospeso contravvenendo alle più elementari regole che disciplinano i procedimenti amministrativi”, che ne imponevano la chiusura. L’associazione ambientalista precisa quindi che, quella violazione “ha permesso l’anomala ripresa del procedimento di autorizzazione del progetto di sviluppo del giacimento Ombrina Mare”.

In virtù di “questo gravissimo vizio di forma iniziale” il WWF chiede al ministero il ritiro in autotutela di tutti gli atti che sono stati adottati nel 2012 e nel 2013: “in particolare – specifica - va revocato e/o annullato il parere n. 1154 del 25 gennaio 2013 della Ctva, che in modo completamente illegittimo ha espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto”. Quella sospensione irregolare, ribadisce ancora l’avvocato Herbert Simone, ha infatti permesso di eludere la decadenza del permesso di ricerca.

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