IMMINENTE LA RIAPERTURA UFFICIALE DEL TEATRO ''ROSSETTI''

Michele D'Annunzio
02/02/2007
Attualità
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Dopo manovra finanziaria e voto sulla base Usa di Vicenza, una data è spuntata: il 2 marzo prossimo, alle 17. Franco Marini, presidente del Senato, ce la farà tenere a battesimo la riapertura ufficiale del Teatro Rossetti. A dire la verità, quella sarà l'ultima delle quattro serate organizzate nella struttura dall'amministrazione comunale. Ultimi ritocchi ad un calendario che dovrebbe essere ufficializzato a breve e che prevede quattro spettacoli tra febbraio e gli inizi di marzo. All'ultima delle serate prenderà parte anche Marini. Era stata proprio l'indisponibilità del presidente dell'assemblea di Palazzo Madama a far slittare l'inaugurazione del Rossetti, che il sindaco, Luciano Lapenna, aveva annunciato già per lo scorso 20 dicembre, quando i lavori di messa in sicurezza dello splendido teatro erano ormai terminati. La votazione sulla finanziaria e gli altri impegni istituzionali avevano costretto Marini a rinviare il suo arrivo a Vasto. Di conseguenza, era slittata a data da destinarsi anche la riapertura, che dal Comune assicurano sarà in grande stile. Una telenovela, quella dei lavori, che andava avanti da tempo. Ora, dopo tre anni di chiusura, lo storico teatro cittadino, inaugurato il 30 maggio del 1819 col nome di Real Teatro Borbonico, può riaprire i battenti. Era stato chiuso tre anni fa dopo aver constatato che gli impianti non erano più in regola con le normative di sicurezza. In particolare, si rendeva necessario un adeguamento alla legge 626 del 1994 . Gli interventi sono stati eseguiti dal Comune di Vasto su supervisione dell'architetto Carmencita Onorato. Si è trattato di sostituire l'impianto di climatizzazione interno al teatro, costruire i servizi igienici per i disabili, di cui lo storico edificio era da sempre sprovvisto e di ristrutturare i camerini, ormai vetusti e divenuti cattivo biglietto da visita nei confronti di attori e musicisti impegnati sul palco di una struttura tanto piccola quanto accogliente e suggestiva: centosettanta posti suddivisi tra la platea ed i tre ordini di palchi, acustica e visuale praticamente perfette. Una capienza ridotta che, d'altra parte, non è solo una caratteristica che impreziosisce il Rossetti, ma anche un limite ai generi artistici da poter rappresentare. Da alcuni mesi si sta pensando al teatro borbonico come alla sede ideale per spettacoli di prosa. Inaugurato il 30 maggio del 1819, secondo in Abruzzo dopo il Marrucino di Chieti tra i teatri di istituzione pubblica, il Rossetti ha attraversato fasi di grande vitalità artistica alternate a periodi di decadenza. Nel dicembre del 1986 la ristrutturazione dopo anni di abbandono. A tenere a battesimo la riapertura, quella volta, fu il celebra flautista Severino Gazzelloni.

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