Giro d'Italia amaro per una spettatrice: per lei l'asportazione della milza

La donna colpita da un ciclista in caduta lungo il percorso iniziale

Antonino Dolce per 'Il Messaggero'
13/05/2013
Attualità
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Un’operazione di due ore conclusasi con l’asportazione della milza. Non è per niente felice il bollettino medico post-Giro d’Italia per una signora di San Salvo di 51 anni, colpita da un ciclista venerdì scorso dopo la partenza dalla Marina.

L’incidente fa il paio con la caduta di Mattia Cattaneo in corso Garibaldi che ha costretto lo stesso ciclista ad abbandonare la gara.

L’episodio in questione è avvenuto nella rotonda degli Alpini, tra via Grasceta e via San Rocco. Qui, la signora stava assistendo - sul marciapiede di fronte il ristorante 'La Tjella' - insieme ad alcune amiche e alla figlia il passaggio della carovana degli atleti, quando uno di loro ha perso il controllo della bici piombando sulla folla e colpendola violentemente con la testa sull’addome. Lo sportivo, dopo una veloce medicazione ha ripreso la gara, mentre per la 51enne le conseguenze sono state ben più serie.

Trasportata all’ospedale 'San Pio' di Vasto da un’ambulanza della locale Protezione Civile, infatti, le sono state riscontrati gravi lesioni alla milza. È stato quindi necessario un intervento d’urgenza terminato nella tarda nottata di venerdì scorso. Non solo, la donna cadendo all’indietro ha battuto la schiena ed è finita su una propria amica che è ha riportato la rottura della caviglia.

Dopo lo spavento iniziale, i familiari della donna reclamano scarso interesse per quello che è successo da parte degli amministratori sansalvesi.

«Dopo l’incidente – ha spiegato il marito – nessuno si è interessato alle condizioni di salute di mia moglie. Lei era sul marciapiede per seguire la gara, com’è possibile che sia avvenuta una cosa simile? Qualcuno dovrà risponderne». Franco De Santis, il coniuge della 51enne, ha già dato mandato ai propri legali per accertare di chi siano eventuali responsabilità. L’uomo è un’autista di autobus ed è stato preso da non poca apprensione quando una telefonata della figlia l’ha avvisato dell’accaduto. Oggi racconta: «Ho dovuto fermare l’autobus e chiedere il cambio perché mi sono preoccupato molto. Un plauso va ai medici del pronto soccorso che hanno capito subito la gravità insistendo per fare una Tac. Non siamo in cerca di pubblicità, ma è assurdo che si parli solo della caduta di Cattaneo e nessuno si interessi delle condizioni di mia moglie e dell’altra signora coinvolta. Qualcuno si doveva preoccupare dell’incolumità di chi assiste a simili eventi».

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