A porte chiuse, ieri mattina in Tribunale a Vasto, l’incidente probatorio nell’ambito dello sviluppo processuale relativo al caso del duplice omicidio Del Vecchio, consumato nel mese di novembre dello scorso anno, vittime i coniugi Emidio Del Vecchio, 72 anni, e Adele Tumini, 68, ritrovati senza vita nella loro abitazione di via Anghella.
Accusato di averli uccisi è il figlio Marco Del Vecchio, 38 anni, l’operaio che secondo le accuse ha massacrato a coltellate, inferte a ripetizione e con violenza, i propri genitori. Marco Del Vecchio era presente ieri mattina, arrivato al palazzo di giustizia di via Bachelet scortato dalla Polizia Penitenziaria, proveniente dal carcere di Torre Sinello di Vasto dove è ristretto già da qualche ora successiva alla scoperta del doppio delitto.
In ballo la serie di perizie eseguite sull’accusato – adesso al vaglio dei giudici -, tese principalmente ad attestarne la capacità di intendere e di volere. Del Vecchio, a parte qualche apertura con il suo legale ed i periti, si è sempre mostrato particolarmente chiuso e riottoso nel ricostruire il quadro dell’efferato episodio ed anche ieri, praticamente, è rimasto muto. Erano presenti all’udienza i criminologi dai ‘volti noti’, spesso ospiti in trasmissioni televisive nazionali, Roberta Bruzzone, consulente della parte civile (rappresentata dall’altra figlia della coppia, Nicoletta, assistita dall’avvocato vastese Gianni Menna), e Francesco Bruno, per la difesa retta dall’avvocato Raffaele Giacomucci.
FOTO di GIANFRANCO DACCO'