"Sicurezza e competitività dovrebbero essere i capisaldi di una ulteriore riforma del mercato del lavoro che lo porti al livello dei Paesi con cui ci troviamo a competere sul piano industriale. Non come quella del ministro Fornero che ha prodotto addirittura effetti opposti rispetto alla volontà del governo Monti".
E' quanto ha sottolineato, a Vasto, il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, intervenuto al Plaza all'undicesimo Congresso regionale della Cisl Abruzzo, che si chiude oggi, alla presenza del segretario generale nazionale, Raffaele Bonanni, e del segretario regionale, Maurizio Spina.
Chiodi ha voluto illustrare in questa occasione la sua visione strategica riguardo alla crisi economica nazionale e internazionale. "L'Abruzzo ha cercato di fare la sua parte - ha rimarcato - siamo stati l'unica Regione, e forse l'unica in Europa, ad aver ridotto la tassazione sia alle imprese che alle persone fisiche. Abbiamo anche ridotto il nostro debito pubblico del 25% passando dai 4 miliardi di euro del 2008 agli attuali 3 miliardi di euro, attraverso la riduzione della spesa pubblica. E questo in un contesto internazionale in cui gli altri le tasse le mettono anziché toglierle. Una terapia d'urto che abbiamo attuato anche grazie alla collaborazione e all'impegno delle forse sindacali. Così come sono state attuate riforme profonde come la riduzione dei costi della politica. Non è un caso - ha proseguito il presidente Chiodi - che l'Abruzzo sia la Regione che, per legge, non per autoreferenzialità, ha i costi dela politca più bassi ai quali tutte le altre Regioni si devono adeguare. Inoltre, abbiamo eliminato i vitalizi, è stato ridotto il numero dei consiglieri regionali che passerà da 45 a 31 e anche il numero degli assessori che, dagli attuali dieci, passerà a sei. Circostanza che implicherà anche l'automatica riduzione delle direzioni e quindi dei direttori".
Poi, Chiodi ha ricordato che l'Abruzzo, nella sanità, è tra le quattro Regioni in equilibrio finanziario e presto sarà nelle condizioni di diventare la nona Regione ad assicurare i livelli essenziali di assistenza. "A tal proposito - ha riconosciuto Chiodi - se è è stato possibile raggiungere certi risultati e se si è vicini a nuovi importanti obiettivi, lo dobbiamo anche a un sistema sindacale che in Abruzzo è all'avanguardia rispetto alle esigenze di cambiamento. Molto c'è da fare ancora sul fronte dell'integrazione socio-sanitaria mentre mi vede favorevole l'idea del patto generazionale che è stato già siglato con realtà come l'Abi e Federchimica".
Infine, Chiodi ha portato notizie incoraggianti anche riguardo allo sviluppo infrastrutturale. "Prima che il governo Monti concludesse il suo mandato - ha detto - abbiamo firmato l'Accordo di programma quadro infrastrutturale per l'Abruzzo che illustreremo il 2 maggio prossimo in conferenza stampa. Tuttavia, la crescità legata allo sviluppo infrastrutturale produce effetti nel medio e lungo periodo. Per questo, in Abruzzo stiamo puntando molto sullo start up di impresa e crediamo anche che dalla creazione di una macro-regione Adriatica, insieme a Marche e Molise, possano derivare vantaggi non indifferenti per il nostro territorio".
FOTO di GIANFRANCO DACCO'