Calcio vastese e dintorni: a colloquio per una 'panoramica' con Carlo Della Penna

Il giovane agente Fifa commenta i risultati di una stagione ormai prossima al capolinea

Tiziana Smargiassi
29/04/2013
Sport
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Ci togliamo qualche curiosità sulle squadre vastesi ma anche parlando di calcio genericamente con Carlo Della Penna, giovane vastese agente Fifa.

Partiamo con la vittoria del campionato della Vastese 1902, quanto sei contento per il risultato ottenuto da questa squadra?
Contentissimo! Essere stato un vastese che si è messo a disposizione della squadra della propria città, e vederla raggiungere l'obiettivo prefissato ad inizio stagione, mi rende orgoglioso di questi colori. Il desiderio, ovviamente, è quello di veder continuare a vincere questa volenterosa società, che, se non altro, ha avuto il merito di far ripartire il calcio "biancorosso" a Vasto e di aver portato la squadra nel campionato abruzzese di Eccellenza, un trampolino di lancio per rientrare nel calcio che conta…

Impresa non semplice, visto che la squadra è partita con netto ritardo ed è stata allestita all’ultimo momento, aggiustando poi il tiro a campionato in corso.
Impresa non facile, perché quando devi vincere non è mai facile ed inoltre la squadra allestita dal direttore sportivo Alfonso Calvitti è stata molto difficile da assemblare poiché a Vasto fino a metà agosto non c'erano neanche i palloni per potersi allenare, mentre le altre squadre erano già partite da un mesetto… quindi onore al merito per aver creato una solida base che, man mano migliorandosi e solidificandosi , è arrivata ad esprimersi a buoni livelli in questo campionato. Anche a dispetto di chi aveva preannunciato un tonfo per aver sbagliato tutto quello che era possibile sbagliare…

Diversi i fuoriquota impiegati e qualche volta anche criticati, forse, più del dovuto. In linea di massima un buon gruppo tra “senatori” e non, ben amalgamato e che con l’unione ha fatto la forza.
Molti dei ragazzi, soprattuto i fuoriquota, si sono tolti un po' di sassolini dalle scarpe in quanto erano stati criticati a priori, non avendo avuto fino ad allora la minima possibilità di dimostrare il proprio valore. Si sa che giocare all'Aragona non è facile per nessuno, a maggior ragione per un ragazzo di 17-18 anni che per la prima volta si affaccia nel "calcio dei grandi". Un plauso va fatto a tutti indistintamente per l'ottima stagione disputata. Dei "grandi" del gruppo nessuno ha tradito le attese e, ognuno con i suoi tempi, ha avuto modo di tirar fuori le proprie qualità e di risultare decisivo per la relizzazione dell'obiettivo”.

Promozione in Eccellenza abruzzese e tante speranze riposte da parte della tifoseria nella società. Ci si interroga anche su una possibile fusione tra Vastese 1902 e Vasto Marina, oltre a dare una mano al Real Tigre, neo promossa con la vittoria di ieri in Promozione. Un’unione di forze economiche e non per cercare di rendere sempre più solida la base societaria e riportare il calcio vastese in categorie più consone. Aspetteranno in tanti le prossime mosse.
Per un discorso futuro mi auguro che il principio sia quello di evitare il dispendio di forze economiche e di energie. Abbiamo 2 squadre in Eccellenza ed una in Promozione, senza considerare che nell'arco di 10 km ci sono San Salvo in Eccellenza e Virtus Cupello che se la potrebbe ancora giocare nei play off… Sarebbe un peccato non usufruire di un bilancio un po' più cospicuo che permetterebbe di allestire un'ottima compagine in grado di affrontare un dignitoso campionato, anche di lotta al vertice. La cosa più importante di tutte è che vengano rispettati i tifosi che sono stati davvero di grande aiuto quest'anno per la Vastese e per onestà devono essere sempre rispettati e venire sempre prima di ogni minimo discorso perché senza di loro il calcio non avrebbe senso di esistere... Mi auguro che presto ci sia un incontro interlocutore con le dirigenze delle 3 squadre di Vasto, per programmare un futuro calcistico virtuoso e di crescita, almeno l'auspicio è questo…

Tanti dei ragazzi che segui quest’anno hanno ricevuto lodi e hanno svolto un buon lavoro. Il lavoro del procuratore va poi ben oltre il fattore semplicemente tecnico e calcistico. Bisogna, credo, avere un buon rapporto con i propri assistiti e dirigerli, o provarci, anche sotto l’aspetto comportamentale, essere dei "saggi consiglieri" in un certo senso per loro.
Si cerca sempre di migliorare. Sono contento che molti dei ragazzi che seguo stanno crescendo nel migliore dei modi. Alcuni che hanno seguito i miei consigli stanno facendo molto bene, soddisfatto soprattutto per i ragazzi di Vasto stanno riuscendo ad affermarsi nelle varie categorie di appartenenza ma la gioia più grande è vedere Roberto Inglese vicecapocannoniere di C1. Alcuni ragazzi nelle varie Primavere di serie A e B stanno raccogliendo qualche piccola soddisfazione che arriva dopo tanti sacrifici: è la cosa che ripeto a tutti i giovani calciatori, bisogna capire che questa è una vita piena di sacrifici e che non basta avere il "talento" ma bisogna accompagnarlo con i giusti comportamenti. Fattore prioritario per tutti è seguire il percorso scolastico e formativo, perché un giorno la vita da "calciatore" finisce, ma rimane l'uomo con la sua cultura; quindi sprono sempre a far bene a scuola.

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