La 'Pulchra' amplia l’orizzonte e si propone come società in grado di gestire servizi di igiene urbana anche in altri comuni. Si aprono prospettive interessanti per la società mista pubblico-privata dove il comune di Vasto è socio di maggioranza con il 51 per cento del pacchetto azionario.
Delle nuove opportunità si è discusso durante l’assemblea dei soci che nei giorni scorsi ha approvato il bilancio consuntivo 2012. Il documento contabile si è chiuso con un utile netto di 435 mila euro. È stata anche l’occasione per discutere delle potenzialità della società pubblico-privata costituita nel 2008, durante la gestione dell’ex sindaco Giuseppe Tagliente, per fornire servizi ambientali nell’ambito del territorio comunale e che da alcuni anni gestisce anche il servizio porta a porta della raccolta differenziata.
«Fino al 2012 le società partecipate avevano il destino segnato», spiega Giovanni Di Martino, amministratore delegato della Pulchra, «cioè avrebbero dovuto cessare l’attività. Adesso con le nuove norme non è solo possibile arrivare fino alla scadenza della convenzione, fissata nel 2018, ma c’è anche l’opportunità di ampliare il raggio d’azione e di prendere appalti anche dagli altri comuni, configurandosi come una multiutility e rideterminando la presenza sul mercato, senza perdere mai di vista la mission», precisa Di Martino che nel Cda rappresenta la Sapi di Gianni Petroro.
Ma più che il futuro della 'Pulchra' sono le nomine a tenere banco negli ambienti politici. La maggioranza non ha ancora delineato un percorso chiaro. I nodi da sciogliere sono diversi, ma è chiaro ormai che per sostituire Enrico Tilli e Ezio Di Santo, presidente e componente del consiglio d’amministrazione in quota Pd, bisogna procedere a una modifica dello statuto della società partecipata che deve necessariamente recepire le nuove disposizioni di legge relative al rispetto del principio della quota di genere.
Altro tema dibattuto è quello delle indennità. Anche se la spesa attuale si aggira sulle 15 mila euro, sono molti i partiti del centrosinistra che chiedono una soluzione a costo zero per il Comune nell’ottica della spending review. La proposta avanzata nelle scorse settimane dal sindaco Luciano Lapenna è quella di sostituire Tilli e Di Santo con due dirigenti comunali, ma c’è anche chi propende per un amministratore unico.