Accelerare, con concretezza e definitivamente, per dare realmente atto all'istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina.
A diedi giorni dalla manifestazione regionale di Pescara contro la petrolizzazione della costa e nei territori d'Abruzzo, si esprime soffermandosi su questo particolare aspetto la Costituente Vogliamo il Parco, coordinata dal vastese Lino Salvatorelli dell'Arci.
"Il 13 aprile a Pescara una moltitudine di persone mai vista in Abruzzo - si legge in un documento diramato dall'organizzazione - è scesa in piazza decidendo di sfilare pacificamente, per dire 'no' alle trivelle in terra e in mare d'Abruzzo, e 'sì' al Parco Nazionale della Costa Teatina. Un segno ineludibile sulle capacità di intercettare il vero futuro da parte di migliaia di abruzzesi, in barba ai petrolieri 'sostenibili', ai cementificatori 'sostenibili' e a quegli amministratori insostenibili. Non è stato vano - viene aggiunto - il lavoro instancabile di questi ultimi 7 anni, di persone come Maria Rita D'Orsogna, dei tanti che hanno contribuito a istituire le 7 riserve sulla Costa dei Trabocchi o della Costituente 'Vogliamo il Parco', la quale ha dovuto subire attacchi indecorosi da parte di certa politica. Quest'ultima ha preferito allarmare i cittadini su fatti inconsistenti, mettendoli contro il parco piuttosto che difenderli da chi realmente ingesserebbe per decenni la costa, con un modello di sviluppo obsoleto e controproducente per svariate attività. L'Abruzzo regione verde d'Europa sa dove vuole andare".
La conclusione della Costituente: "La regione del governo Chiodi ora non può più perdere tempo; 12 anni sono passati dalla istituzione del Parco, privando interi territori di affrontare la crisi con una marcia in più. Parco Nazionale della Costa Teatina subito! Grazie Abruzzo!"