Segnale politico forte quello lanciato oggi in aula, in Consiglio comunale, dal Partito Socialista. Di fatto sembrano venire meno i capisaldi della maggioranza di centrosinistra che sostiene l'azione del sindaco Luciano Lapenna.
Tutto questo espresso dall'astensione annunciata dal gruppo del Psi (formato da 3 esponenti) su un provvedimento 'pesante' e rilevante per il cammino amministrativo della maggioranza, come l'approvazione definitiva della variante alle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale, punto rilevante all'ordine del giorno dell'assise civica odierna.
E' stato il capogruppo Gabriele Barisano a comunicare l'orientamento del gruppo socialista, sulla base, soprattutto, di un già evidenziato 'malessere' rispetto alla conduzione dell'amministrazione comunale.
Lapenna, preso atto della decisione, ha parlato apertamente di una maggioranza che, rapportata all'esito del voto elettorale del 2011, di fatto non c'è più, di "forzature che non determinano la soluzione dei problemi", dicendo di essere disposto anche di andare "oltre l'attuale maggioranza" per la continuità della legislatura attuale. Poi ha aggiunto: "C'è un presidente del Consiglio designato senza maggioranze certe, non vedo perché non potrei essere anche io nella stessa situazione. Ultima chance il ritorno alle urne", ha concluso il primo cittadino in aula.
Alla fine, dopo un dibattito lungo ed articolato, con una pluralità di interventi tecnici ed anche politici, la variante alle Nta del Prg è stata approvata con i voti garantiti dal centrosinistra eccetto i socialisti (11 in totale), con 2 astensioni e 9 voti contrari da parte dei rappresentanti delle minoranze.