Tante richieste per le visite previste dalle Giornate di Primavera del Fai del 23 e 24 marzo

Più delegazioni si uniscono e propongono un itinerario nel cuore della Costa dei Trabocchi

Camilla Corradini
21/03/2013
Attualità
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Fare previsioni è difficile, ma le aspettative in vista delle Giornate di Primavera a cura del Fondo ambiente italiano (Fai), in programma per sabato 23 e domenica 24 marzo, sono alte: anche a Vasto saranno probabilmente molti ad aderire alle iniziative, stando a giudicare dalle richieste arrivate fino a oggi. Per la visita al Faro di Punta Penna è già quasi tutto esaurito, sono rimasti alcuni posti per i nuovi iscritti, spiega la responsabile Maria Grazia Mancini (per il faro serviva la prenotazione).

L’iniziativa, che torna puntuale ogni anno, è nata per avvicinare tutti al patrimonio artistico culturale del Paese, viverlo in modo più partecipativo, sentendosi membro di una collettività e riconoscendosi nelle bellezze che l’Italia offre. È l’occasione per visitare luoghi che spesso restano chiusi al pubblico, angoli del territorio meno noti, o per osservare sotto una luce diversa quelli già conosciuti. Le tappe proposte sono in genere diverse a ogni edizione, salvo rari casi in occasione di particolari ricorrenze.

“Non saprei dire quale sarà l’affluenza, penso alta viste le tante telefonate ricevute fino ad ora – ci spiega Mancini -. Negli anni passati è stata eccellente, sono venute tantissime persone”.

Si tratta di turisti che arrivano da tutta Italia, spiega ancora la responsabile, “gente che magari è in zona e ne approfitta e altri che s’informano sulle iniziative delle Giornate di primavera e stilano una tabella di marcia in modo da girare tra i vari appuntamenti e toccare diverse località. Non c’è una zona di provenienza che prevale sulle altre, l’anno scorso ad esempio ci sono stati molti visitatori da Roma”.

Non mancano i vastesi, orgogliosi e fieri dei loro tesori: “Anche da parte dei residenti c’è buona partecipazione. Piace dar risalto alla propria città e rivederne posti non più visitabili. Quando in una passata edizione abbiamo inserito tra i luoghi i giardini del palazzo Genova Rulli i Vastesi sono stati molto contenti, ci hanno ringraziato tanto, c’era chi non li aveva mai visti. Anche per le terme romane c’è stata grande affluenza”.

Impossibile dire quali saranno i luoghi che più attireranno, spiega Mancini: “Ci sono chicche difficilmente visitabili in altri momenti, luoghi conosciuti ma che necessitano di maggior visibilità. Non c’è una categoria che attiri di più”.

Quest’anno la particolarità, spiega la responsabile, è che per la prima volta le delegazioni di Vasto, Chieti e Lanciano “propongono un percorso insieme: un itinerario nel cuore della Costa dei Trabocchi. Apriremo quindi i resti di un antico porto di Ortona, l’eremo dannunziano a San Vito, i resti archeologici di una villa a Murata Bassa e il comprensorio paesaggistico-archeologico di Punta Penna-Punta Aderci”.

A guidare i visitatori ci saranno come sempre apprendisti ciceroni provenienti dalle locali scuole: in passato sono stati gli istituti superiori a fornire la collaborazione, “quest’anno si sono resi disponibili gli alunni e i docenti dell’Istituto comprensivo Paolucci”.

Partecipazione quindi di turisti, gente del posto e scuole, ma anche collaborazione da parte di istituzioni, enti pubblici e soggetti privati che si rendono disponibili per la riuscita della manifestazione: “Gli eventi Fai sono porte aperte, non incontriamo particolari problemi di organizzazione, eccetto le questioni burocratiche, ma tutti cercano di venirci incontro perché riconoscono l’importanza dell’iniziativa. C’è quindi grande collaborazione con soggetti pubblici e privati, ad esempio con la sovrintendenza o con la marina militare per il faro”.

Per l’elenco dei luoghi aperti a Vasto clicca qui.

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