L'Abruzzo si segnala come la seconda migliore regione italiana, dopo il Molise, per la riduzione dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza.
E' il riscontro che emerge dai dati del Rapporto annuale sull'attività di ricovero ospedaliero relativi alle Schede di dimissione ospedaliera (Sdo) del 2011, realizzato a cura della Direzione generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute.
Per l'Abruzzo, viene sottolineato in ambienti vicini al commissario per la sanità, il presidente della Regione Gianni Chiodi, si tratta di risultati positivi che "si inquadrano nel buon andamento del piano di risanamento del deficit che ha visto la Regione uscire dagli enti canaglia con i conti verso uno stabile pareggio di bilancio".
In riferimento all'appropriatezza ospedaliera, rispetto al 2009 i ricoveri ad alto rischio sono diminuiti di 14.177 unità (-30%) e l'Abruzzo, dopo il Molise, è la regione che ha avuto la maggiore riduzione, contro una media italiana del 17%.
Quelli, invece, in regime di day hospital si sono ridotti di 7.134 unità (-13%).
"Favorire l'utilizzo del day hospital per la diagnosi e cura delle situazioni cliniche non gravi, rispettando i bisogni dei pazienti e riducendo i ricoveri ospedalieri ordinari inappropriati - si legge in una nota della Regione - è l'obiettivo che le Regioni sono chiamate ad attuare in applicazione degli accordi sui livelli essenziali di assistenza. La concreta realizzazione di un processo di appropriatezza, riducendo i ricoveri inappropriati, consente agli ospedali di sviluppare la loro capacità produttiva e di dare vita a una nuova rete ospedaliera che comporti l'erogazione di prestazioni in grado di garantire sicurezza e qualità di cura".
Anche il tasso di ospedalizzazione standardizzato per la cura delle acuzie in regime ordinario per il 2011 si riduce rispetto agli anni precedenti, passando da circa 177 dimissioni per 1.000 abitanti nel 2006 a 116 per 1.000 abitanti nel 2011: l'Abruzzo quindi si avvicina a una media nazionale di 110.
Le giornate di ricovero sono passate da 1.448.419 nel 2006 a 1.103.880 nel 2011, una riduzione del 24%: invece, la degenza media per gli acuti si mantiene pressoché costante da diversi anni intorno al valore di 6,7 giorni.
Aumenta la percentuale di casi complicati trattati in Abruzzo: dal 29,43% del 2006 a 34,37 del 2011.