Seduta monotematica del Consiglio comunale: questione petrolifera in agenda

Il progetto 'Ombrina Mare' al centro dell'attenzione

a cura della redazione
13/03/2013
Attualità
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Questa mattina la seduta in prima convocazione, domani – dalle 9 – la seconda.

Torna a riunirsi il Consiglio comunale a Vasto e lo fa con un’assise straordinaria e monotematica con la questione del progetto ‘Ombrina Mare’ come unico punto all’ordine del giorno dell’assemblea. Il tema è quello della prevista realizzazione di un centro oli galleggiante dinanzi la Costa dei Trabocchi. La mobilitazione contro il progetto è in atto e Vasto si è pure candidata ad ospitare la manifestazione di protesta già programmata il prossimo 14 aprile, iniziativa che vedrà la partecipazione di forze politiche ed associazioni ambientaliste.

“Il Comune di Vasto – si legge in una nota - continua a rimanere parte attiva nel ribadire il no a qualsiasi tipo di insediamento che possa mettere a rischio il mare Adriatico,  in attesa che la vicenda legata all’autorizzazione per la piattaforma petrolifera Ombrina arrivi a Roma”. Aggiunge il sindaco Luciano Lapenna: “Per quanto di nostra competenza abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile per scongiurare l’insediamento petrolifero a largo della nostra costa. Vorrei ricordare che il Consiglio vomunale, che torna a riunirsi nelle prossime ore, già lo scorso 18 dicembre, con un apposito ordine del giorno, ha espresso all’unanimità il proprio no ad Ombrina 2. E il Comune di Vasto ha presentato le proprie osservazioni al Ministero. E’ chiaro che da qui in avanti ci dovrà essere una grande mobilitazione, di tutte le forze politiche, delle associazioni, dei cittadini. Vasto sarà il capofila istituzionale di un grande movimento chiamato a tutelare il mare Adriatico”.

A partecipare alla prossima assise civica sono stati invitati tutti i rappresentanti politici del Vastese, dai parlamentari ai consiglieri regionali e provinciali, oltre alle numerose associazioni ambientaliste.

"L’Amministrazione comunale di Vasto – ha concluso il sindaco – ha già proposto due ricorsi avverso l’installazione di due piattaforme della società Petroceltic. Ricorsi che sono stati accolti da due distinte sentenze del Tar del Lazio”. Due sentenze che stabiliscono che anche per attività estrattive che si svolgono a distanza maggiore di 12 miglia marina devono essere coinvolti gli enti dei territori costieri e insulari. Due sentenze incoraggianti alla luce di tutte le discussioni che sta sollevando l’ultimo progetto estrattivo della Medoil.

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