Inizieranno domani, nel bacino di Punta Penna, i lavori di dragaggio del porto. Una draga semovente, della cooperativa San Marino di Marghera-Venezia procederà all'opera di escavazione, con l'obiettivo di portare i fondali ad una profondità - pressoché uniforme - di 7 metri e mezzo. ''Gli interventi verranno eseguiti con una cosiddetta 'Sorbona', una draga semovente, idraulica, aspirante e refluente che provvederà ad aspirare il sedime sabbioso che si è accumulato nel corso degli anni sui fondali - rimarca il presidente del Consorzio Industriale di Vasto, Fabio Giangiacomo -. Materiale che verrà depositato in un'area già individuata a tre miglia dalla costa, molto profonda, con un basso impatto. E i disagi per le imbarcazioni saranno minimi, considerando che la struttura utilizzata per i lavori non sarà fissa''. L'ultima operazione di dragaggio eseguita a Punta Penna risale al 1998, da allora è stato posto in atto soltanto qualche correttivo, ma mai un'azione concreta di sistemazione dei fondali. A lavori ultimati, il Consorzio Industriale calcola che sarà pari ad almeno il 20 per cento l'aumento del traffico di merci sfuse, con un impulso indubbiamente rilevante alle attività in porto ed all'economia nel comprensorio. Annualmente, a Punta Penna, secondo le ultime statistiche, vengono movimentate merci per un carico di 600.000 tonnellate. Giangiacomo, infine, è tornato a sottolineare la valenza del porto di Punta Penna nel sistema portuale regionale, con un'importanza di alto livello per quello che è il settore produttivo locale. ''Una struttura fondamentale e funzionale a servizio del territorio - sottolinea -. Un porto strategico che deve essere al centro della pianificazione del possibile sviluppo in questa zona''. Il progetto del dragaggio, per un importo complessivo di 362.000 euro, è stato redatto dall'ingegner Nicola Bernabeo del Consorzio Industriale. I lavori di ripulitura consentiranno allo scalo vastese, sempre più a vocazione commerciale, di avere maggiori opportunità di sviluppo. Infatti, grazie al progetto delle autostrade del mare, obiettivo che da anni l'Italia persegue, si ha a disposizione la concreta possibilità, grazie all'inserimento del porto di Vasto nella rete, di addivenire ad un deciso slancio e sviluppo delle attività portuali. Il porto di Punta Penna è posto a servizio delle aree industriali del Vastese e del Sangro, che contano complessivamente 20 mila addetti, i 2/3 di tutta la regione secondo i dati ultimamente elaborati dal Censis.