Lapenna pronto al rimpasto in Giunta? Non è dato di sapere, certo è che, nei giorni scorsi, il primo cittadino ha incontrato una delegazione del Psi che, nell’autunno dello scorso anno, aveva avanzato una serie di richieste che ancora attendono una risposta.
“Si è trattato di un incontro interlocutorio e di certo non siamo qui a pretendere nulla”, ha dichiarato il sempre abbottonatissimo segretario vastese del Psi, Luigi Rampa. “Un incontro post voto”, ha aggiunto l’esponente politico il quale non ha ritenuto di aggiungere altro, limitandosi ad annunciare che un nuovo vertice potrebbe esserci già la prossima settimana.
Ma quali sono stati gli argomenti discussi con il sindaco Lapenna? Le richieste avanzate dal Psi sono ampiamente note e, nell’ottobre scorso, avevano avuto un effetto dirompente, tanto che la maggioranza a guida del Comune di Vasto era sembra davvero ad un passo dalla crisi. Con l’ufficializzazione del gruppo socialista in Consiglio comunale (oggi composto da Luigi Masciulli, Corrado Sabatini e Gabriele Barisano), infatti, lo scenario e gli equilibri in seno alla maggioranza sono cambiati. Consequenziali le richieste del Psi: riduzione del numero degli assessori, che da sette potrebbero scendere a cinque ma anche a sei; ingresso nell’esecutivo di un esponente socialista, ricorre il nome dell’avvocato Luigi Masciulli, consigliere comunale; rilancio dell’attività amministrativa.
Ma sembra assai probabile che al centro dell’ultimo incontro “interlocutorio” con Luciano Lapenna ci siano state anche altre questioni che, direttamente o indirettamente, erano stati sempre i Socialisti a sollevare anche in un recente passato. In primo luogo, la posizione all’interno della maggioranza di Giustizia Sociale, il cui leader, Bruno Di Paolo, si è schierato con il centrodestra nelle ultime consultazioni politiche, facendo confluire GS in Intesa Popolare di Giampiero Catone, una lista legata all’area berlusconiana, che aveva visto lo stesso Di Paolo candidato capolista al Senato. Nell’esecutivo vastese GS è rappresentata dall’assessore Mario Olivieri ed in Consiglio comunale da Luigi Marcello.
E poi il caso Spadaccini, riguardante il vice sindaco ed assessore alle Politiche Sociali, Antonio Spadaccini, che, nel gennaio scorso, alla vigilia del voto, aveva deciso di uscire dall’Italia dei Valori. Una scelta condivisa con il consigliere comunale eletto nelle liste dell’IdV, Elio Baccalà. Due situazioni che, è ipotizzabile, i Socialisti vorrebbero vedere al più presto chiarite.