Una nuova rete è nata tra la scuola primaria (ex elementare) G. Spataro e le scuole paritarie dell’infanzia della città: Arcobaleno, Bimbolandia, Girotondo, Il mondo del bambino, L’albero azzurro e La città del sole. Una collaborazione che mira a favorire il processo d’integrazione tra i vari gradi di istruzione, agevolando il passaggio dei bambini da un ordine all’altro e potenziondo la collaborazione tra gli inseganti.
Dal mese di febbraio è infatti iniziato il Progetto continuità didattico-educativo durante il quale i bambini di cinque anni delle scuole dell’infanzia entrano in contatto con la scuola primaria, ne scoprono l’ambiente, il personale e l’organizzazione. Ad aiutarli in questo percorso di scoperta sono gli alunni più grandi delle elementari g. Spataro, che hanno fatto da tutor. Diverse poi le attività proposte, come quelle grafiche-pittoriche, sviluppate tramite il racconto ‘Una storia di amicizia’, o il laboratorio manipolativo con la lavagna multimediale. In programma anche una lezione di ‘scrittura spontanea’ e giochi linguistici con la professoressa Sabrina Di Tullio, esperta di problemi educativi e dell’infanzia.
Le attività messe in atto sono tutte all’insegna dell’accoglienza dei più piccoli e della gratificazione degli alunni più grandi che crescono nell’autostima e nella cooperazione.
La continuità educativa, spiegano i promotori del progetto, è disciplinata da disposizioni legislative e amministrative. Nasce dall’esigenza di garantire il diritto dell’alunno a un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del bambino. Per questo vengono organizzate tutta una serie di attività che favoriscono la transizione da un ordine all’altro di scuola, una fase delicata per i bambini, carica di emozioni e aspettative.
Quest’anno è la prima volta che la scuola statale G. Spataro mette in campo queste iniziative con le scuole paritarie, promuovendo una cooperazione a più ampio raggio rispetto agli anni passati. La dirigente Maria Cauli si è detta a tal proposito «soddisfatta per le adesioni ricevute e ringrazia le scuole che hanno accolto l’invito».