Una lettera su carta intestata, una ricevuta o, addirittura, uno scontrino del bancomat. Piccole tracce ma sufficienti per risalire a chi imbratta l’ambiente abbandonando i rifiuti urbani nelle campagne e nelle zone periferiche della città.
Ne sa qualcosa la Polizia Municipale di Vasto che, grazie a dei piccoli indizi trovati rovistando nella spazzatura, è riuscita a individuare i responsabili che, ovviamente, sono stati sanzionati o denunciati all’autorità giudiziaria. Nel mirino sono finiti non solo commercianti e titolari di imprese, ma anche professionisti affermati a riprova che lo scarso senso civico è trasversale ed interessa ogni ceto sociale, a prescindere dalla scolarità.
Sta di fatto che da quando la raccolta differenziata è stata estesa a tutta la città (è rimasta fuori per ora solo la Marina), i vigili urbani hanno potenziato i controlli che, da alcune settimane, si avvalgono anche dell’ausilio di telecamere fisse e mobili.
“Sono in tutto una decina i siti controllati”, spiega il tenente Antonio Di Lena che coordina il nucleo di Polizia Amministrativa, “si tratta di zone periferiche diventate nel tempo ricettacolo di discariche abusive formate essenzialmente da rifiuti ingombranti. In alcuni casi siamo riusciti a risalire agli autori grazie a delle piccole tracce. E’ sufficiente uno scontrino del bancomat finito nella busta della spazzatura per individuare chi abbandona il pattume. Abbiamo sorpreso dipendenti di imprese delle pulizie, ma anche collaboratori di studi professionali affermati”.
L’attività di vigilanza è stata aumentata del 25 per cento. Si è passati infatti dai 470 controlli del 2011 ai 589 del 2012.
Sono aumentate di conseguenza anche le violazioni amministrative accertate (137 nel 2012 a fronte dei 110 del 2011). Sono stati incrementati i servizi in borghese per non dare nell’occhio ed agire indisturbati e sono stati intensificati i controlli sul corretto conferimento del pattume negli appositi contenitori colorati messi a disposizione dalla Pulchra, la società pubblico-privata che per conto del Comune (socio di maggioranza) gestisce il servizio di igiene urbana. Le sanzioni vanno da un minimo di 50 euro per i privati cittadini e i condomini che non svolgono correttamente la raccolta differenziata a 3mila euro per chi abbandona il pattume sul suolo pubblico. Le denunce riguardano invece reati per l’illecito smaltimento di rifiuti che prevedono come pena l'arresto da un minimo di 3 mesi fino ad un massimo di 2 anni, a seconda del tipo di rifiuto, e un'ammenda da 2.600 a 26.000 euro.