Vasto capofila della 'battaglia' che si preannuncia per impedire la concretizzazione del progetto 'Ombrina Mare', la realizzazione di una piattaforma petrolifera nel mare antistante la Costa dei Trabocchi.
Questa mattina, a parlare della questione, è stato - nel corso di una conferenza stampa a palazzo di città - il sindaco Luciano Lapenna, affiancato, tra gli altri, dagli assessori Anna Suriani, Marco Marra e Antonio Spadaccini, dal vice presidente del Consiglio comunale Luigi Marcello, dal capogruppo del Pd nell'assise civica Francesco Menna e dal consigliere di Rifondazione Paola Cianci.
In attesa che la vicenda legata all’autorizzazione arrivi a Roma, in sede parlamentare, il sindaco ha ribadito il no dell'amministrazione comunale all'insediamento annunciando l'intenzione di ospitare proprio a Vasto una grande manifestazione pubblica avverso questo tipo di pianificazione, già programmata per il prossimo 24 aprile. “Ci dovranno essere tutti – ha dichiarato Lapenna - dalla Regione Abruzzo alle quattro provincie, dai Comuni del territorio alle associazioni, dal primo dei parlamentari eletti ai cittadini, dal momento che il pericolo c’è: la battaglia si preannuncia difficile, gli interessi sono enormi, ma sono convinto che anche i partiti della minoranza staranno con noi. La nostra sarà una azione diretta anche ad ottenere decisioni serie da parte degli organismi legislativi sia regionali che nazionali”.
Lapenna ha sintetizzato in tre punti l'azione del Comune di Vasto: ricorso al Tar, Vasto capofila della mobilitazione contro il progetto e città sede della manifestazione pubblica. “Faremo opposizione giudiziaria verso il provvedimento – ha aggiunto il primo cittadino di Vasto - e saremo a disposizione di tutte quelle associazioni che vorranno sostenere questa battaglia, che è giudiziaria e politica: mi aspetto una grande mobilitazione di tutta la costa adriatica, vogliamo essere il capofila istituzionale di questo grande movimento a tutela del nostro mare”.
L’Assessore Anna Suriani, nel suo intervento, ha evidenziato i ritardi della Regione Abruzzo. “E’ incredibile che possa esserci una parte del territorio completamente inascoltata, il presidente Gianni Chiodi si è accorto di tutto ciò solo in queste ultime ore. Fortunatamente qualcosa si sta muovendo visto che il problema riguarda anche le altre regioni che si affacciano sull’Adriatico. E’ necessaria una sinergia tra enti, una azione concentrata e sinergica sugli atti”.
Presenti alla conferenza di questa mattina diversi rappresentanti dei movimenti cittadini, dal portavoce del Comitato per la Tutela del Territorio Lorenzo Luciano, ai rappresentanti di cooperativa 'Cogecstre' che gestisce la riserva di Punta Aderci e WWF.