Canalizzazione degli scarichi a mare e tombini a poca distanza dalla riva, monta la polemica

Chiedono chiarezza i consiglieri comunali di Fli Del Prete e D'Alessandro

a cura della redazione
08/02/2013
Attualità
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Canalizzazione delle acque bianche al centro della riviera, a Vasto Marina, e realizzazione di alcuni tombini a poca distanza dalla riva al centro di un intervento dei consiglieri comunali di Futuro e Libertà Nicola Del Prete e Davide D'Alessandro.

"La nuova condotta di scolo delle acque bianche che sta realizzando l'impresa Di Francesco sulla nostra spiaggia - dicono - sarà funzionale solo se, a monte, saranno intercettate e sanate le confluenze con i reflui che scaricano acque nere in mare".

Relativamente all'impianto ed alla sua entrata in funzione entro la prossima estate, i due rappresentanti dell'opposizione parlano di "condizionale d'obbligo, perché lo scorso anno, nonostante fosse stato completato il primo tratto della nuova condotta, esso non entrò mai in funzione in quanto la presenza accertata di acque compromesse ne avrebbero reso vano l'utilizzo. Di certo, a fronte di quel problema che l'amministrazione comunale cercò di tenere nascosto, nessuno si è ancora premurato di farci conoscere i risultati delle successive ispezioni degli impianti fognari ritenuti molto vecchi e fatiscenti; causa, molto probabilmente, delle rotture da cui fuoriuscivano quei liquami".

Questione tombini, in aggiunta. "Da qualche giorno - evidenziano i consiglieri comunali di Fli - sulla nostra spiaggia sono comparsi dei tombini di ispezione, a due metri dal mare ed i canaloni neri che scaricano le acque del costone orientale in mare sono ben visibili. Senza voler mettere in discussione la funzionalità dell'impianto di canalizzazione che il Comune sta portando a termine attraverso l'impresa Di Francesco, ci chiediamo: è mai possibile che sulla nostra spiaggia si debbano vedere quegli enormi tubi neri e, addirittura, pozzetti in cemento a due passi dall'acqua? Per i tubi, diranno, ci sarà tempo per posizionarli sotto la sabbia. Ma per i tombini? Credo sia un caso unico in Italia, dove una spiaggia bellissima, ampia, tra le più suggestive dell'intera costa adriatica, debba essere deturpata da un impianto sulla cui funzionalità nutriamo forti dubbi. Vasto non può presentarsi sul palcoscenico internazionale della commercializzazione turistica con questa immagine deturpata. La nostra meraviglia è che fino ad oggi gli operatori turistici restano in silenzio, non capiamo perché non si schierino pubblicamente, come hanno fatto quando si trattava di difendere gli interessi delle loro attività, a favore della difesa della nostra spiaggia, senza riserve mentali, senza aver timore di pestare i piedi all'amministrazione comunale che sta consentendo uno scempio di proporzioni devastanti. A questo punto - concludono Del Prete e D'Alessandro - chiederemo di visionare le autorizzazioni che consentirebbero questa deturpazione. Siamo curiosi di vedere chi le ha firmate".

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