Potrebbe essere battezzata come la ‘guerra del mare’ ed è quella che vede loro malgrado coinvolti anche gli operatori della piccola pesca della Marina di Vasto.
Mercoledì un nuovo ‘raid’ nelle acque vastesi e danni consistenti sono stati ancora una volta registrati a reti ed attrezzi della marineria locale. Stanchi per l’ennesimo episodio, i pescatori hanno raggiunto l’area del porto di Punta Penna, chiedendo un incontro al comandante del locale Ufficio Circondariale Marittimo, il tenente di vascello Giuliano D’Urso.
LA RICOSTRUZIONE DELL'ULTIMO EPISODIO CONTESTATO - “Alle 5.30, mentre alcune barche della piccola pesca di Vasto Marina erano intente a fare il loro lavoro, si sono viste raggiungere da due grosse imbarcazioni della pesca a strascico del tipo reti volanti a circa un miglio dalla costa per intraprendere la pesca a strascico. L'intervento di una imbarcazione della piccola pesca li ha fatti desistere, ma le volanti, non contente, si sono solo spostate di alcune decine di metri, cominciando la pesca a strascico all'altezza del torrente Buonanotte. Così facendo, hanno provocato danni alle reti di un altro pescatore che nel frattempo sopraggiunto li individuava e riconosceva. Dopo di ciò le imbarcazioni si sono dileguate nell'oscurità verso il largo. A seguito di questi fatti, stanchi di ciò che accade da sempre ma in particolare da un po’ di giorni a questa parte, gli operatori della piccola pesca di Vasto e San Salvo si sono riuniti chiedendo un incontro con il comandante del Circomare per discutere il da farsi. Ne è scaturita una dichiarazione spontanea che non solo mette in evidenza i danni materiali di questi assalti continui alla nostra costa, ma denuncia uno stato di aggressione alla flora e alla fauna marina perpetrando un vero e proprio disastro ambientale (non dimentichiamoci che per una serie di fattori climatici questo golfo è ricchissimo di tantissime specie ittiche, tra cui anche delfini, tartarughe e ultimamente si avvistano numerosi esemplari degli ormai rari cavallucci marini). Siamo stanchi – aggiungono gli operatori - siamo stufi. Questa situazione deve essere risolta o le generazioni future avranno modo di conoscere i nostri pesci solo sui libri. Chiederemo un incontro con i sindaci di Vasto e San Salvo e facciamo appello a tutte le associazioni ambientaliste affinché ci affianchino nella battaglia per la difesa del nostro mare".
Altri episodi dello stesso tipo erano stati denunciati anche in passato dagli operatori della piccola pesca di Vasto e San Salvo.