Acqua dal fiume: in attesa dello sblocco continua il lavoro delle autobotti della Valtrigno

La Sasi ha proposto di captare l'acqua a San Giovanni Lipioni

a cura della redazione
01/02/2013
Attualità
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Tra pochi giorni saranno due le settimane di disagi legati alla declassificazione del fiume Trigno. L’impossibilità di potabilizzare l’acqua del Trigno ha causato lo stop all’erogazione e all’uso dell’acqua per fini potabili e igienico-sanitari nella zona industriale di San Salvo e il blocco dell’erogazione in parte di Vasto Marina (con erogazione della fornitura a tempo per Vasto decisa dalla Sasi in modo da far fronte all'emergenza venutasi a creare).

Lo stallo sembra lontano dalla soluzione e le grandi aziende dell'area di Piana Sant'Angelo a San Salvo affrontano l’emergenza anche grazie al trasporto di acqua potabile mediante autobotti della Protezione Civile Valtrigno. Fra queste ci sono Pilkington, Tyco, Bravo, General Prefabbricati, Daca D'Addario.

Domenica scorsa uno dei residenti nella zona industriale di San Salvo aveva denunciato le difficoltà e la mancanza di informazioni da parte degli enti.

Giuly Noè, portavoce della Valtrigno, conferma: «La popolazione vive una situazione disagiata, dal canto nostro stiamo facendo il possibile per aiutare i cittadini, ma confidiamo in una rapida risoluzione del problema tornando presto ad una normale erogazione idrica per tutto il territorio locale».

Sul fronte delle soluzioni nei giorni scorsi la Sasi ha proposto la captazione dell’acqua a monte, in territorio di San Giovanni Lipioni. Un modo per aggirare la presenza di fenoli nel tratto più a valle che anche in alcuni amministratori locali ha suscitato qualche perplessità: si preferirebbe evitare il problema, invece di individuare le fonti dell’inquinamento.

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