Pena ridotta di un anno in Appello per Matteo Pepe, 44 anni, l'imprenditore pugliese originario di Motta Montecorvino, in provincia di Foggiam condannato per l'omicidio della sua convivente, la giovane lituana Neila Bureikaite, delitto avvenuto nel novembre del 2011 nell'appartamento dove la coppia abitava, in via Sandro Pertini.
In primo grado a Pepe erano stati inflitti 16 anni per omicidio pluriaggravato. In secondo, pur cadendo tutte le aggravanti, l'imprenditore si è visto sottrarre un anno con condanna ad un risarcimento della parte civile di 180mila euro.
La difesa dell’imprenditore, rappresentata dagli avvocati Pasquale Morelli e Giampaolo Di Marco, aspetta di leggere le motivazioni della sentenza e cogliere punti per un eventuale ricorso in Cassazione.
A Pepe riassegnata la patria potestà.
L’assassinio di Neila Bureikaite, 24 anni, era avvenuto il 15 ottobre 2011. Il rapporto di coppia si era incrinato e spesso tra i due scoppiavano furiose lite. Una situazione che si faceva di giorno in giorno sempre più pesante, esasperante e sfociata con l’accoltellamento della giovane. Un delitto d’impeto per i due legali.