Consiglio di Stato e il 'no' al fotovoltaico a Punta Aderci, la soddisfazione dell'assessore Suriani

'L'area di protezione esterna parte integrante della riserva stessa'

a cura della redazione
18/01/2013
Attualità
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"Grandissima soddisfazione per la sentenza con cui il Consiglio di Stato, confermando la fondatezza e la correttezza sostanziale e formale di tutti gli atti prodotti dall’Amministrazione comunale e dal Comitato di Gestione della Riserva di Punta Aderci, ha  respinto  il ricorso presentato dalla 'Floew srl' di Vasto, interessata alla realizzazione di un impianto fotovoltaico nella riserva naturale di Punta Aderci”.

Il commento è dell'assessore comunale all'Ambiente, Anna Suriani.

"Rimarco nella riserva di Punta Aderci - aggiunge - invece della fascia di rispetto, perché il valore straordinario di questa sentenza, oltre alla ribadita preminenza dell’interesse alla salvaguardia dell’ambiente rispetto ad altri interessi, ivi compresi quelli legati a fonti di  energia rinnovabile, sta proprio nel pieno riconoscimento dell’area di protezione  quale parte integrante della riserva stessa. L’art. 9 non stabilisce espressamente che alle zone incluse nella riserva ed a quelle situate nella fascia di protezione siano attribuibili discipline diverse, tali da consentire la costruzione in queste ultime di impianti come quello che qui interessa. L’artificiosa distinzione quindi tra la riserva e l’area di protezione esterna, da molti sottolineata anche in altre controverse vicende, non può da oggi essere più invocata: la riserva di Punta Aderci è un 'unicum' e alla fascia di rispetto si applicano le stesse tutele della Riserva, nel rispetto di quanto previsto dal Piano di Assetto Naturalistico. D’altronde in aree di protezione così piccole sarebbe difficile garantire le necessarie condizioni di salvaguardia senza estendere una protezione effettiva ad una zona cuscinetto".

La sentenza, conclude l'assessore, "conferma la bontà dell’operato del  Comune e del Comitato di Gestione della riserva nell’interpretazione delle linee guida regionali confermando le nostre ragioni, dopo essere stati per mesi oggetto di attacchi ed insinuazioni irricevibili e può fornire una chiave interpretativa per altre controversie nonché per la tutela di altre aree protette".

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