Vaccinazioni antinfluenzali nel territorio della Asl Lanciano-Vasto-Chieti: diminuisce il numero

Stimato un calo di circa il 9% rispetto all'anno scorso

a cura della redazione
17/01/2013
Attualità
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Meno 'entusiasmo', rispetto agli anni scorsi, nei risultati della campagna di vaccinazione antinfluenzale nel territorio della Asl Lanciano-Vasto-Chieti.

L'azienda sanitaria stima in un dato percentuale di circa il 9 per cento il calo delle vaccinazioni tra gli ultra 65enni ed il pediatra Sandro Angeloni, membro della commissione vaccinale Abruzzo, parla anche di una ritrosia maggiore tra i genitori dei più piccoli affetti da patologie croniche.

"Molti adulti a rischio, tra i quali diversi soggetti anziani, non hanno voluto vaccinarsi - sottolinea da parte sua Nicola Di Marco, referente per le vaccinazioni della Asl - abbiamo sicuramente vaccinato di meno rispetto all’anno scorso. Stime approssimative parlano del 50% di copertura degli ultra 65enni. L’anno scorso, invece, registrammo una media del 59%".

L’epidemia, in questo periodo, colpisce soprattutto i più piccoli ed il virus stagionale sembra avere le stesse caratteristiche di quello dell’anno passato. Per la scarsa fiducia nel prodotto vaccinale pesa sicuramente il blocco di alcuni stock di farmaci di qualche mese fa da parte della Novartis, situazione che ha spaventato soprattutto molti genitori di bambini con malattie croniche. 

L'epidemia influenzale, puntuale negli ultimi anni tra la seconda e la terza settimana di gennaio, trova particolare 'acchitto' attualmente. La maggiore diffusione del virus, invece si prevede, si verifica nella seconda, terza settimana di febbraio con code fino a fine marzo. "Si registrano già diversi casi - evidenzia Franco Pagano, medico di famiglia e rappresentante della Fimmg, sindacato di categoria - la diffusione del virus viene favorita dal periodo natalizio, quando le occasioni di ritrovo con più persone aumentano e il virus ha modo di passare da un individuo all’altro. Al momento si presenta con raffreddore, tosse, tracheiti e talvolta bronchiti. Raramente registriamo complicanze polmonari. Nei più giovani è accompagnata anche da forme parainfluenzali gastrointestinali. La febbre dura, generalmente, due o tre giorni, potendo raggiungere anche picchi alti per le temperature".

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