DENSO, RIFONDAZIONE ALL'ATTACCO: ''DIRIGENTI INAFFIDABILI''

a cura della redazione
06/01/2007
Attualità
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''Il comportamento e le dichiarazioni dei vertici aziendali della Denso dimostrano, ancora una volta, e confermano l'inaffidabilità dei dirigenti che portano avanti le trattative con il sindacato per la risoluzione ai licenziamenti previsti per un presunto rilancio aziendale''. Lo affermano i responsabili del coordinamento di zona di Rifondazione Comunista, Marilisa Spalatino e Donatello D'Arcangelo, che tornano a puntare il dito contro la dirigenza del colosso metalmeccanico giapponese. ''Senza imbarazzi - aggiungono - si parla di esuberi che vanno dai 250 ai 500 come se oltre ai numeri non corrispondessero persone con sentimenti, preoccupazioni e dignità. Questo metodo, oltre che scorretto, conferma l'arroganza dei vertici Denso nei confronti della Rsu, dei sindacati e delle istituzioni. Ormai da molti anni la Denso non investe più - rincarano la dose Spalatino e D'Arcangelo - non parla di sviluppo produttivo né di incrementi di lavoro, sono anni che le parole d'ordine di quest'azienda sono costi ed esuberi''. A giudizio dei due esponenti di Rifondazione la vertenza Denso deve evolversi in una vertenza-simbolo, assumendo un carattere nazionale. ''Il coordinamento di zona del Vastese di Rifondazione Comunista - rimarcano - sta facendo del suo preparando un'interpellanza parlamentare che alla ripresa dei lavori alla della Camera dei Deputati sarà presentata dai nostri referenti regionali in parlamento di Rifondazione''. A breve, inoltre, la federazione provinciale e regionale del partito darà il via a una serie di iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla vicenda Denso, ''per stabilire un percorso unitario di lotta sociale nei confronti di una gestione neoliberista che conferma, oggi più che mai, il disprezzo nei confronti delle classi produttive''.

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