NUOVI LOCULI, UNA NECESSITA' IMPELLENTE AL CIMITERO DI VASTO

a cura della redazione
03/01/2007
Attualità
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Il cimitero ''scoppia'' di defunti, ma la possibilità di costruire, almeno a breve, una nuova area a disposizione del ''caro estinto'' non è per niente vicina. Tutto questo dopo anni di promesse e annunciate gare d'appalto con l'area peraltro già individuata, dal Piano Regolatore, in località Incoronata. Una ''boccata d'ossigeno'' alla continua richiesta di tombe sarebbe dovuta arrivare da 1.200 nuovi loculi da realizzare su uno dei pochi appezzamenti non ancora edificati nell'area settentrionale del camposanto. Ma il sindaco Luciano Lapenna e l'assessore ai Lavori pubblici, Vincenzo Sputore, hanno confermato la notizia di un contenzioso in atto con la ditta Saem di Roma che poco o nulla, fin qui, avrebbe fatto per mettere in pratica il progetto di nuovi spazi. ''La disponibilità di quei loculi - ha detto il sindaco - avrebbe consentito al Comune di far fronte alle richieste di tumulazione per un periodo di almeno tre anni. A Vasto, infatti, registriamo una richiesta di circa 360 loculi l'anno. Purtroppo, il problema dell'assenza di tombe disponibili rappresenta un'altra 'perla' che abbiamo ereditato dall'ex Amministrazione comunale''. La rescissione del contratto ormai alle porte con l'impresa romana dilaterà ancora di più i tempi per la costruzione dei nuovi loculi. ''E così ci vedremo ora costretti - aggiunge l'assessore Sputore - ad affidare nuovamente i lavori per la realizzazione dei 1.200 loculi, con ritardi di tempo certamente gravosi. Per fronteggiare il problema, però - prosegue Sputore - abbiamo provveduto ad individuare alcune piccole aree interne al cimitero ancora disponibili o assegnate per la costruzione di cappelle e inutilizzate. Su tali aree abbiamo realizzato quattro batterie da 25, 35, 55 e 55 loculi, che serviranno temporaneamente a fronteggiare la grave carenza di ultime dimore''. ''E' nostra intenzione - ha concluso il sindaco Lapenna - requisire anche altri siti assegnati nel passato e rimasti inutilizzati''. In questi ultimi anni, i parenti di quanti passati a 'miglior vita', senza disporre di una tomba di famiglia, si sono visti costretti a 'parcheggiare' le salme dei propri congiunti in loculi requisiti ad estranei. Un provvedimento, questo, che oltre ad essere lesivo per coloro che hanno acquistato i loculi, magari al fianco di persone care, ha anche uno spiacevole risvolto per le famiglie degli 'occupanti': se il legittimo proprietario del loculo requisito muore, occorre ridargli la tomba, con la conseguenza che la salma precedentemente tumulata deve, per forza di cose, traslocare.

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