Il suono della zampogna per un Natale più vero e magico

Il viaggio di quattro amici alla riscoperta di suoni e ritmi storici e tradizionali

Pino Cavuoti
24/12/2012
Tradizioni
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Già da diversi giorni hanno iniziato il loro viaggio per regalare il suono magico delle zampogne accompagnato dal tamburello, dall’organetto e dalle nacchere. Perché Natale è anche la magia di meravigliarsi con le armonie che sono contagiose e aprono il cuore all’allegria e al sorriso.

Sono le emozioni che suscitano quattro giovani, poco più di cento anni insieme. Due ragazzi e due ragazze: si chiamano Emanuele Firella, Giuseppe Ponzo, Cinzia Minotti e Angelica Rinaldi. Due calabresi, una leccese e una larinese. Sono simpatici e coinvolgenti perché in semplicità e senza essere invadenti con la loro musica e i loro canti sono in grado di far aprire le porte di casa per far ascoltare e divulgare i suoni etnici. Quattro amici in trasferta a Vasto con il loro grande bagaglio artistico.

Più che per racimolare qualche euro il loro è un viaggio per far riscoprire la magia del Natale con canti unici e far saltare i nostri pregiudizi. E poi siscopre che Cinzia Minotti e Giuseppe Ponzo hanno avviato con l’associazione 'Alberi Sonori' di Larino istituita nel 2010, che abbraccia progetti laboratoriali in collaborazione con altre realtà associative, corsi e seminari incentrati principalmente sulle danze tradizionali del sud Italia, sul tamburello e sui tamburi a cornice, sulla costruzione di strumenti musicali tradizionali. E proprio Cinzia e Giuseppe curano dei corsi di danza popolare con il progetto “Passi Sonori” che «si propone come scopo principale la rivalutazione e la divulgazione di questo patrimonio, partendo proprio dal contesto che lo ha visto nascere e crescere quando era ancora realmente considerato parte integrante della cultura di una comunità. Danza Popolare non come fenomeno di moda, non come sporadico evento folcloristico relegato a qualche sagra, ma Danza Popolare come studio di microcosmi che raccontano di eventi storici, di cambiamenti semantici, di culture e sapienze tramandate per molto tempo oralmente e gestualmente, tramite la forma più antica di comunicazione: corpo e danza».

Corsi di danza popolare che sono stati avviati anche ad Acquaviva Collecroce e Montemitro, paesi di lingua croata che guardano sulle valle del Trigno per un’iniziativa contaminata da altre culture che insistono nel vicino Molise.

L'altro giorno i “nostri” quattro amici erano a Vasto per suonare, e non era la prima volta in quanto anche nell’ultima “Notte Bianca” organizzata dall’amministrazione comunale si sono esibiti dopo essere stati contattati da alcuni titolari di attività commerciali.

Il piacere della musica e delle zampogne che oltre a vedere Scapoli come patria storica si allarga ad altre realtà nel meridione d’Italia, in particolare in quelle comunità a tradizione pastorizia. Per questo diventa naturale ascoltare due giovani calabresi (di Cosenza e Fuscaldo) con la passione per la zampogna anche se uno dei due è diplomato anche in violino. Buon Natale a Emanuele, Giuseppe, Cinzia e Angelica per la magia che in pochi minuti sono riusciti a regalare. Dopo aver consumato assieme un caffè della Moka.

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