Presso la sede dell’Istituzione dei Servizi Sociali a Vasto il lancio del programma di integrazione sociale e di acculturazione di donne immigrate di prima generazione, iniziativa organizzata dal Rotary Club di Vasto, con il patrocinio del Comune e in collaborazione con l’Istituzione dei Servizi Sociali.
Il presidente del Rotary Beniamino Di Domenica ha sottolineato innanzitutto la finalità del progetto, il quale “intende rispondere, in via prioritaria, al problema delle donne immigrate che, in particolar modo casalinghe, esprimono difficoltà nella conoscenza della lingua italiana e della cultura autoctona. Nello specifico - ha continuato - il progetto intende sperimentare interventi innovativi di formazione di base della lingua italiana integrati con quelli di acculturazione dei destinatari finali alla cultura organizzativa delle istituzioni sociali e sanitarie presenti nel nostro Paese”. Di Domenica è, quindi, passato ad indicare gli obiettivi prioritari: “Migliorare la conoscenza della lingua italiana di donne che, per motivi familiari ed etnico/sociali, risultano vivere esperienze di vita difficilmente conciliabili con una loro partecipazione attiva alla vita sociale e collettiva della comunità locale (si veda ad es. le donne immigrate, assistenti familiari, che si occupano dell'assistenza alle persone in condizione di non autosufficienza, le donne che, per motivi familiari, arrivano in Italia per ricongiungersi con i loro cari senza avere nessuna conoscenza della società autoctona ne della lingua italiana); aumentare la partecipazione delle donne immigrate nei contesti di vita quotidiani alternativi a quelli prettamente familiari; migliorare l'accesso dei destinatari alle istituzioni sanitarie e sociali presenti sul territorio locale”.
Ha poi preso la parola Antonio Spadaccini, vice sindaco e assessore alle Politiche sociali, il quale, a nome dell’Amministrazione comunale, ha ringraziato il Rotary per questa preziosa opportunità che offre alle donne immigrate con un progetto che le può senz’altro aiutare ad essere vere cittadine per ottenere quelle risposte che esse cercano”. E’ stato compito, invece, di Caterina Barbato, responsabile dei Servizi Sociali, illustrare sia le fasi della realizzazione del progetto (attività di reclutamento e di selezione delle partecipanti, avvio della formazione, valutazione e monitoraggio, comunicazione dei risultati raggiunti) sia la strutturazione delle attività in laboratori teorico-pratici tali da poter trasferire alle partecipanti un reale valore aggiunto che si traduce in: capacità di orientamento sul territorio (saper individuare dove rivolgersi per accedere a dei servizi necessari per la partecipazione alla vita sociale e collettiva della comunità locale); conoscenza degli strumenti di base della lingua italiana; conoscenza degli strumenti necessari nell’accesso alla tutela dei diritti di cittadinanza attiva (conoscenza della modulistica per fare richieste necessarie a tutelare i diritti delle partecipanti e quelli dei loro familiari). La Barbato ha anche indicato l’organizzazione strutturale del programma: 7 lezioni frontali in aula (di tre ore ciascuna) finalizzate all'acquisizione dell'ABC della lingua italiana; 4 laboratori teorico pratici sulle istituzioni sociali (istituzione dei servizi sociali), sanitarie (distretto sanitario), previdenziali (INPS sede di Vasto) e per l'impiego (centro per l'impiego di Vasto);1 laboratorio sulla legislazione in Italia per gli stranieri (permesso di soggiorno, ricongiungimento familiare, modalità di trasmissione delle domande al Ministero dell'Interno ecc.); laboratorio di scambio di ricette culinarie del proprio paese d’origine nell' ambito della facilitazione dell'apprendimento della lingua italiana a cura delle partecipanti.
“Al fine di rendere il corso pratico – ha concluso la Barbato - sono previste, a seguito di ogni laboratorio, delle visite guidate presso gli Enti competenti per le attività teoriche sviluppate in aula (ad es. visita guidata presso il Centro per l'Impiego di Vasto, visita guidata presso l'Inps di Vasto, ecc.)”.
Prima di chiudere l’incontro sono stati indicati anche i nominativi sia della docente che dovrà tenere le lezioni frontali in aula, sia dei due tutor che terranno i laboratori di intercultura. La docente è la dott.ssa Tiziana Lalla, i due tutor sono Hafdi Hamid e Badria Nabil, entrambi del Marocco.
Le lezioni inizieranno mercoledì 9 gennaio, alle ore 10.