Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Statale Economico e Tecnologico “F. Palizzi” di Vasto, riunitosi in seduta straordinaria in data 29-11-2012, ha deciso di aderire alla mobilitazione in atto a livello nazionale per manifestare il proprio dissenso e la propria indignazione nei confronti dei provvedimenti del Governo.
La scuola è considerata un peso per le finanze pubbliche, un settore di cui occuparsi con logica ragionieristica, non il luogo in cui si costruisce il futuro della società, in cui si formano e si educano le nuove generazioni al pensiero libero e fecondo, in cui si creano i presupposti per una cittadinanza veramente attiva e consapevole, capace di produrre nuovi e vitali fermenti democratici di progresso civile e sociale. È questo il terreno complesso su cui si esercita la professione dei docenti, sottostimata nell’impegno e sottovalutata nella professionalità.
Dopo la cosiddetta spending review, che ha già fortemente penalizzato la Scuola Pubblica, il disegno di legge, in via di approvazione, prevede ulteriori e insopportabili tagli al sistema pubblico di istruzione, negando ancora una volta il ruolo centrale che esso dovrebbe avere in un Paese civile e democratico.
• 183 milioni di euro in meno solo per il prossimo anno
• blocco di ogni rinnovo contrattuale, già fermo da quattro anni
• blocco degli scatti di anzianità (unica forma di progressione di carriera per i docenti)
tagli di posti di lavoro nella scuola pubblica attraverso la minaccia di allungare l’orario di insegnamento fino a 24 ore (modificando unilateralmente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro).
Dire infatti che un insegnante lavora solo 18 ore, è come dire che un avvocato lavora solo quando è in tribunale, che un magistrato lavora solo quando tiene pubblicamente un processo, che un giornalista lavora solo quando scrive concretamente un articolo. E’ infatti dalla mole di lavoro sommerso che dipende la qualità delle professioni intellettuali, compresa quella docente.
Non è facendo più ore, con più studenti, che potremmo istruire meglio. Ci troveremmo nella condizione del medico che ha troppi pazienti, e che – di conseguenza – non riesce a dedicare ad essi un tempo di qualità.
Anche per far comprendere quali sono e quanto del nostro tempo impegnino, abbiamo deciso di sospendere tutte LE ATTIVITA’ AGGIUNTIVE e che non possano svolgersi entro le ore frontali con tutti gli alunni
Alla luce di quanto emerso nella discussione durante l’Assemblea, i docenti, consapevoli del proprio ruolo professionale e sociale, dichiarano di continuare a garantire il diritto all’istruzione (art. 34 della Costituzione) attraverso il regolare svolgimento delle lezioni, di attenersi esclusivamente allo svolgimento delle attività obbligatorie previste dal Contratto Nazionale di Lavoro sospendendo temporaneamente le seguenti attività aggiuntive:
- Viaggi d’istruzione e visite guidate
- Nuove adozioni dei libri di testo
- Colloqui delle famiglie in orario antimeridiano
- Aggiornamento docenti
- Coordinamenti dei dipartimenti disciplinari.
- Funzioni strumentali
- Corsi di recupero, consolidamento e potenziamento
- Tutti i progetti extracurricolari tranne quelli con finanziamento europeo (prog. Leonardo e Comenius).
Vi scriviamo per spiegare il senso di una scelta che, all’apparenza, potrà sembrarvi sbagliata o inutilmente “punitiva” nei confronti degli alunni.Vi chiediamo di capire perché vale la pena, questa volta, molto più che altre, di essere con noi.
Per tutto questo e altro, non possiamo rimanere in silenzio e vi vorremmo (e vi siamo!) accanto in un percorso comune di confronto, di condivisione e di mobilitazione per difendere – tutti insieme – LA NOSTRA SCUOLA PUBBLICA