Il 26 ottobre il primo 'assaggio' con un migliaio di studenti delle scuole superiori di Vasto, con l'aggiunta di rappresentanze del territorio, a dar vita - attraverso un corteo snodatosi per le vie della città - ad una manifestazione di protesta contro gli ultimi disegni normativi (la legge Aprea in particolare) che darebbe vita ad una 'privatizzazione delle istituzioni scolastiche' e contro gli ulteriori tagli alla scuola pubblica previsti dalla legge di stabilità.
Sabato prossimo, 24 novembre, una nuova iniziativa, nell'ambito dello sciopero nazionale contro il disegno di legge Aprea-Ghizzoni e contro i tagli alla scuola pubblica preventivati nei provvedimenti relativi all'ultima legge di stabilità.
L'Unione degli Studenti ha intitolato "Vasto s'è desta, Vasto non s'arresta" la giornata di mobilitazione in programma nella mattinata, alla quale invitati a prendere parte studenti, insegnanti e personale Ata degli istituti superiori della città e dei dintorni.
"Siamo chiamati a difendere i nostri diritti, di nuovo - si legge nel manifesto che accompagna l'organizzazione dello sciopero a Vasto - Partecipa e manifesta con noi se vuoi davvero dire: no alla morte della scuola pubblica, come noi la conosciamo oggi; no alla partecipazione dei privati alla vita scolastica; no allo scuolicidio che è sotto gli occhi di tutti".