Riconversione Golden Lady e difficoltà dell'azienda 'New Trade': sollecitato un incontro urgente per fare chiarezza

Dubbi e perplessità dopo i sequestri disposti dalla Forestale

a cura della redazione
13/11/2012
Attualità
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Un incontro urgente per comprendere il quadro dell'azienda alla luce del sequestro della scorsa settimana e di alcuni passaggi tutti da chiarire relativi al rapporto con alcuni lavoratori.

 

La riconversione Golden Lady è ancora in 'sofferenza' per quanto riguarda il capitolo 'New Trade', azienda del comparto tessile che insieme alla 'Silda Holding' del settore calzaturiero ha rilevato il sito della Val Sinello.

 

Le organizzazioni sindacali territoriali, facendo riferimento all verbale di accordo del 29 maggio scorso sottoscritto presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico,  riguardante la riconversione dello stabilimento Golden Lady di Gissi, avevano già sollecitato un incontro ad inizio novembre, per via di alcune cessazioni nei rapporti di lavoro. Ora ribadiscono questa necessità, a distanza di qualche giorno dal sequestro operato dal Corpo Forestale dello Stato su disposizione della Procura per via di alcuni adempimenti formali non concretizzati.

 

"Ad oggi - si legge in una nota dei sindacati - le lavoratrici ed i lavoratori non ancora vengono richiamati al lavoro. Tutto questo sta creando un grosso disagio ed una forte  apprensione all’intero territorio, unitamente al fatto che, in modo assolutamente inspiegabile e senza possibilità di confronto preventivo, seppur richiesto (siamo dinanzi ad una riconversione con tanti soggetti ed impegni assunti), nei primissimi giorni di attività e senza la dovuta ed adeguata formazione, 12 lavoratori sono stati messi in condizione di lasciare l’attività".

 

Chiarezza in merito alla spinosa situazione era stata sollecitata anche, a livello politico, dal consigliere provinciale del Pd Camillo D'Amico e dalla rappresentanza regionale, provinciale e locale di Rifondazione Comunista. L'assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, ha sollecitato ad esprimersi sulla questione la dirigenza aziendale 'New Trade'. La Regione Abruzzo è tra le istituzioni garanti dell'accordo sottoscritto qualche mese fa al Ministero.

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