Sono concentrate su un giovane di 30 anni, individuato da Corpo Forestale dello Stato e Polizia, le attenzioni di quanti hanno necessariamente indagato sul furioso incendio che ieri non poca apprensione ha creato a Vasto.
Il rogo ha divorato ampi tratti di vegetazione spontanea, ma anche filari di ulivo, nella zona tra la collina di Montevecchio e Cona a Mare alla Marina, spingendosi verso la città alta tra via Vilignina e contrada Lota.
Con i danni ingenti e la leggerezza mostrata rischia una pesante condanna con l'accusa di incendio colposo e danneggiamenti. L'uomo, bruciando stoppie e scarti di potature, non sarebbe riuscito a controllare il fronte del fuoco che si è propagato aggredendo una vasta fetta di terreni. Per spegnere le fiamme ci sono volute ore di intervento da parte di Vigili del Fuoco e Gruppo comunale vastese di Protezione Civile, unitamente al Corpo Forestale, Protezione Civile Valtrigno e, soprattutto, a 2 Canadair della Protezione Civile che per un paio d'ore hanno operato lanci continui d'acqua in zona, prelevata dal mare di Vasto Marina, compiendo spettacolari evoluzioni nel cielo di Vasto.
Il vice questore e dirigente del Commissariato di Polizia Cesare Ciammaichella approfitta di questa brutta occasione per lanciare un appello. "Mai accendere roghi fra la vegetazione. Basta una folata di vento per distruggere una collina e mettere a rischio campi e residenze".