Una storia di incredibile crudeltà nei confronti degli animali. Un uomo di Lentella nella giornata del primo novembre ha attaccato il proprio cane all’automobile e lo ha trascinato per il paese prima di portarlo in campagna.
Increduli alcuni concittadini che hanno assistito alla scena. Il cane, ancorato con la catena al gancio traino dell’automobile, è stato scorrazzato nel centro abitato tra lamenti e guaiti. Ancora oggi sono visibili le macchie di sangue che l’animale ferito ha lasciato sul manto stradale di via Mattia e Mangiocco, una delle arterie principali del piccolo comune del Vastese interno. Al passaggio del veicolo, in un primo momento, alcuni testimoni hanno pensato alla tragica disattenzione, all’eventualità che il cane fosse inavvertitamente rimasto legato all’automobile. In due hanno preso il proprio mezzo per raggiungere l’uomo e avvisarlo: «Appena è passato ho preso l’auto e gli sono corso dietro suonando il clacson, ma quando si è fermato ho capito che non c’era stato nessuno sbaglio. L’autista è sceso, ha guardato il cane che perdeva molto sangue, ha accennato un sorriso ed è ripartito come se niente fosse».
Un altro lentellese, arrivato qualche minuto prima, è riuscito a scambiare qualche parola con l’autore del folle gesto affrontandolo anche in modo brusco, ma senza riuscire a dissuaderlo. Pare che tanta crudeltà sia stata una sorta di punizione per l’animale colpevole di una fuga. Gli increduli spettatori sono ancora disgustati da quanto visto: «Ho 41 anni e non ho mai assistito a niente di simile. La mia famiglia ha sempre allevato gli animali e mio padre ci ha insegnato il rispetto nei loro confronti. In quell’attimo che è sceso dall’auto si è formata una pozzanghera di sangue, segno evidente delle gravi ferite del cane. La vera bestia è colui che guidava, non l’animale attaccato dietro». Una ferma denuncia arriva anche da un altro dei passanti atterriti: «Siamo tutti pronti a fare da testimoni. La cosa che mi ha fatto più male è stato vedere il cagnolino rialzarsi e scodinzolare ai piedi del padrone, nonostante quel trattamento».
Il segno evidente di come sentimenti quali odio e rancore non possano albergare negli animali, ma trovino terreno fertile negli uomini.