ESUBERI ALLA DENSO, E' VERO ALLARME

a cura della redazione
20/12/2006
Attualità
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Natale amaro per gli operai della Denso di Piana Sant'Angelo. L'azienda starebbe per annunciare altri 400 esuberi, aprendo di fatto la strada ad una crisi industriale destinata ad avere pesantissime ripercussioni sull'intero territorio. Della questione, scottante per presente e futuro di un numero considerevole di lavoratori - ed in particolare per le loro famiglie - si tornerà a parlare venerdì a Roma in un vertice convocato presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Se concretizzati, questi piani di ridimensionamento costituirebbero un'autentica ''doccia fredda'' per le maestranze che, sino all'ultimo, avevano sperato che, in base all'accordo sottoscritto nell'aprile scorso tra azienda e sindacati, sacrifici come il ricorso alla cassa integrazione straordinaria e la fuoriuscita dal circuito produttivo di ben 160 unità, costituissero passaggi obbligati ma comunque necessari per sostenere il rilancio dell'industria metalmeccanica sansalvese. ''E' evidente che, ormai, il nostro stabilimento è ostaggio di una cinica logica del profitto perseguita da una multinazionale come la Denso - hanno commentato gli esponenti della Rsu, pronti a dare battaglia per tutelare l'occupazione - Un'azienda che continua ad assumere interinali al posto dei lavoratori in lotta, che elargisce aumenti di stipendio a coloro i quali ne condividono le scelte, che incentiva lo straordinario. In queste condizioni il futuro è ben più drammatico di quanto potessimo prevedere''. Dietro l'angolo, adesso, non c'è più la speranza nell'introduzione di nuove produzioni ma, drammatico, lo spettro della delocalizzazione. ''Dinanzi alla totale assenza di un piano industriale, è evidente che i progetti della Denso per il nostro insediamento sono ben diversi da quanto ipotizzato sino a qualche mese fa - hanno aggiunto i rappresentanti dei lavoratori - la centralità di San Salvo quale sito europeo per la produzione di macchine rotanti è destinata ad essere cancellata. La Denso vorrebbe ridurre San Salvo a semplice luogo di transito e assemblaggio per produzioni provenienti da aree geografiche in cui il costo del lavoro è molto più basso''. Maggiori chiarimenti sulle intenzioni della multinazionale nipponica dovrebbero comunque aversi dal tavolo tecnico convocato per la giornata di dopodomani nella capitale, ma in tutti i modi a prevalere sono sconforto e pessimismo. ''E' evidente - hanno rimarcato gli esponenti della Rsu - che i nuovi esuberi, se confermati, rappresenterebbero un ulteriore passo in avanti verso il totale smantellamento delle produzione''. E sarebbe un colpo mortale per l'economia locale.

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