Botte e maltrattamenti, per anni, li ha subiti in silenzio dal marito. Alla fine, dopo una segnalazione dei vicini di casa alla Polizia, è arrivata la denuncia per un uomo di 49 anni di nazionalità rumena.
"Per 6 anni - ricostruisce l'episodio il dirigente del Commissariato e vice questore Cesare Ciammaichella - la donna è stata spesso picchiata dal marito ed in vari casi è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari per medicare le lesioni che questi le procurava. Inizialmente la coppia, residente a Vasto da circa 10 anni, viveva come una famiglia normalissima, dal matrimonio era nato anche un figlio. Poi, con il passare del tempo, l’uomo è diventato sempre più irascibile, bevendo anche in maniera spropositata. La donna aveva sempre subito in silenzio, cercando di prendere il meglio da quella relazione, aveva sempre perdonato il marito, ma le cose non erano cambiate. E l'uomo ha iniziato ad essere verbalmente violento anche con il figlio". Oltre ai maltrattamenti, aggiunge Ciammaichella, anche minacce di morte.
"A questo punto - dice ancora il dirigente - la vittima aveva deciso di allontanarsi da casa anche perché l’uomo custodiva in casa fucili e munizioni, legalmente detenuti. Si era rifugiata per qualche tempo da suo fratello, ma poi aveva fatto ritorno per via del figlio minore che, rimasto con il padre, aveva pregato la donna di tornare. Al suo ritorno la donna aveva constatato che i modi del marito non erano affatto cambiati. Un giorno, in preda ai fumi dell’alcool aveva spento una sigaretta sul braccio del figlio e poi l’aveva picchiata selvaggiamente. Per le lesioni riportate aveva avuto una prognosi di 20 giorni. L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa quando il marito rientrando a casa, sempre visibilmente ubriaco, ha aggredito la moglie e ha iniziato a minacciarla di morte, tutto come in altre circostanze, ma questa volta l’uomo ha aggiunto un particolare inquietante: per la povera donna quello sarebbe stato l’ultimo giorno di vita, perché l’avrebbe uccisa. La malcapitata sapendo dell’esistenza dei fucili, ha iniziato ad urlare sperando che qualcuno la sentisse ed è riuscita a correre in strada.Fortunatamente i vicini hanno chiamato il 113".
Gli operatori della Squadra Volante del Commissariato, coordinati da Ciammaichella, hanno trovato la donna ancora in strada, in preda ad una crisi di pianto e con addosso i segni delle violenze appena subite. Immediatamente hanno chiamato un’ambulanza che ha trasportato la poveretta in ospedale. Nell'abitazione della coppia gli agenti hanno acquisito 3 fucili con il relativo porto d’armi, di cui 2 automatici e uno a canne sovrapposte e numerose munizioni".
L'uomo, D.J. le sue iniziali, 49 anni, già con precedenti episodi a carico sempre per lesioni e maltrattamenti, ora dovrà rispondere anche di minaccia aggravata. La donna, alla fine, ha denunciato il marito.