I suoi 70 metri di altezza, con i 307 scalini all'interno, da un secolo ormai, fanno della struttura uno dei simboli di Vasto.
Lunedì prossimo, 22 ottobre, sarà un compleanno speciale per il Faro di Punta Penna: un secolo esatto dall'entrata ufficiale in attività del Faro, che è secondo per altezza in Italia soltanto alla Lanterna di Genova. E, per l'occasione, la web tv regionale abruzzolive.tv ha voluto realizzare un documentario, curato da Serena Giannico con la collaborazione tecnica di Massimiliano Brutti, che vi proponiamo nel link sottostante. All'interno del video immagini del Faro ed i racconti del reggente Biagio Santoro e dell'addetto tecnico nautico Andrea Guida.
Cento anni fa, insomma, nel 1912, iniziava l'esperienza del Faro a Punta Penna, simbolo del porto e del vecchio villaggio dei pescatori sorto a ridosso della splendida chiesetta della Madonna di Pennaluce.
«Un nuovo faro nell'Adriatico» titolava un giornale dell'epoca gelosamente custodito da un collezionista, si legge in un articolo di qualche tempo fa, a firma di Simona Andreassi, pubblicato sul quotidiano Il Centro. Costruito su progetto di Olindo Tarcione, si staglia a 84 metri sul livello del mare, ha una portata di 25 miglia ed è alle dipendenze del comando zona fari di Venezia. Realizzato su un promontorio ritenuto strategico, da un secolo indica un approdo sicuro ai naviganti. Distrutto parzialmente durante la seconda guerra mondiale dall'esercito tedesco in ritirata e riedificato integralmente, è stato scelto anche come set del film «Il posto dell'anima» di Riccardo Milani, girato a Vasto nell'autunno del 2002. Le vicende degli operai Silvio Orlando, Paola Cortellesi e Claudio Santamaria si svolgono proprio all'ombra del faro, nei condomini sorti al posto del vecchio villaggio dei pescatori e le fabbriche di Punta Penna.