L’ospedale di Gissi in balìa di ladri e malintenzionati. La denuncia arriva da Giuseppe Forte, consigliere provinciale del Partito Democratico e presidente del Consiglio comunale a Vasto.
“Incredibile ma vero! L'ospedale di Gissi, quello tanto voluto dall’ex ministro Remo Gaspari e chiuso da chi ha preso le redini della Regione Abruzzo, è nel degrado più assoluto. La struttura, utilizzata solo in minima parte con un posto di pronto soccorso, un servizio di Diabetologia, uno di Radiologia e con una decina di posti letto per anziani non autosufficienti e centro per malati psichici, è oggetto di sistematiche incursioni notturne di ladri alla ricerca di tutto quello che si può razziare lì dentro. Basti pensare – evidenzia Forte - che nei reparti chiusi i malviventi hanno asportato persino i servizi igienici nonché le serrature delle porte delle stanze e dei corridoi che consentono l'accesso negli ex reparti. Per frenare i ladri la direzione della struttura sanitaria si è vista costretta a far ricorso all'utilizzo delle catene. Sì, proprio delle catene con le quali sono stati ancorati ai radiatori dell'impianto di riscaldamento perfino i sedili sistemati dinanzi agli ambulatori per le attese dei pazienti. Uno spettacolo davvero penoso che fa stringere il cuore”.
L’ex ospedale, ora sulla carta presidio territoriale di assistenza, di notte, di fatto, “è nel più completo abbandono – dice il consigliere provinciale del Pd riportando le dichiarazioni di alcuni operatori - e chi vi lavora, non più di dieci persone, devono augurarsi di non incrociare nelle stanze e nei corridoi i ladri che operano indisturbati". Conclude Forte: “Giriamo queste parole al manager Zavattaro e a chi dovrebbe preoccuparsi di salvaguardare un bene pubblico così importante. Perché non viene istituito un servizio di sorveglianza? Perché non vengono sistemate alcune telecamere nelle zone di accesso dell'ospedale? Se Zavattaro è disponibile sono pronto ad accompagnarlo a Gissi per fargli prendere visione di quanto riferito”.