Picchiato selvaggiamente da un connazionale per questioni di 'cuore' e, dopo le indagini condotte dalla Polizia, è scattata la denuncia per lesioni personali a carico dell'aggressore, 21 anni di età.
Vittima dell'episodio di violenza un giovane di 17 anni, di nazionaluità rumena, la stessa di chi lo ha pestato.
Il fatto, avvenuto a Vasto qualche giorno fa, viene ricostruito dal dirigente del Commissariato di Polizia e vice questore Cesare Ciammaichella. "I due si conoscevano superficialmente da tempo e, pur senza essere amici, si frequentavano saltuariamente, come avviene spesso tra connazionali che vivono all’estero. Proprio per questo il minorenne non si aspettava quella aggressione improvvisa, selvaggia e immotivata".
Uscito a passeggio, il 17enne ha incontrato casualmente il connazionale, di 21 anni. Quest’ultimo, vedendolo, gli si è avvicinato con fare minaccioso. "Inizialmente ha iniziato ad insultarlo con fare frenetico e confuso senza farsi capire, per via di una ragazza che probabilmente era interesse di entrambi - sottolinea Ciammaichella -. A nulla sono valse le spiegazioni del giovane che non ha avuto nemmeno il tempo per spiegarsi tanto è stata veloce l’aggressione". Testate, calci e pugni all'indirizzo del ragazzo e poi via dal posto. "Il ragazzo, nonostante le gravi ferite al volto e al torace, si è trascinato fino a casa. Ha raccontato l’accaduto a sua madre che, oltre a non rivolgersi tempestivamente alle Forze di Polizia, non ha capito la gravità delle lesioni e non ha accompagnato il figlio al pronto soccorso. Solo il giorno dopo, quando il ragazzo continuava a lamentare forti dolori in varie parti del corpo e alla testa in particolare, ha provveduto a portarlo al 'San Pio'. Per le ferite riportate, trauma craniofacciale, frattura delle ossa e del setto nasale ed altre varie lesioni, il minore ha avuto una prognosi di 30 giorni salvo complicazioni. Ma nessuno ha denunciato l’accaduto - evidenzia Ciammaichella -, forse per paura di ritorsioni o per il loro modus vivendi".
A seguito del pervenuto referto medico, che i sanitari hanno l’obbligo di inviare alla Polizia, il Commissariato ha avviato le indagini. Il minore non intendeva sporgere denuncia, mentre la madre, che doveva assisterlo nella redazione dell’atto non faceva nulla per convincere il figlio a collaborare con le Forze di Polizia. "Dopo un sottile lavoro di persuasione gli investigatori riuscivano a identificare compiutamente prima la vittima e poi l’aggressore, ricostruendo attentamente i fatti", dice il vice questore. Alla fine il minore rumeno, sottoposto all’individuazione fotografica, ha riconosciuto senza alcun dubbio l’amico connazionale che l’aveva così gravemente ferito. Nessuno dei due ragazzi ha precedenti penali.
Identificato per B.M.L., il rumeno di 21 anni, è stato deferito alla locale autorità giudiziaria per il reato di lesione personale.