Ultimi giorni di apertura per la mostra del maestro Fabio De Poli dal titolo '20 anni con Vasto'

L'allestimento nella Sala Mattioli a cura di Nicola Cucinieri e dell'associazione 'Il Cineocchio'

a cura della redazione
27/09/2012
Arte
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Ultimi giorni di apertura, presso la Sala Mattioli di Vasto, della galleria artistica del maestro fiorentino Fabio De Poli, curata da Nicola Cucinieri e con il coordinamento dell'associazione culturale 'Il Cineocchio' di Ivo Menna.

 

"Nel suono del silenzio - dice il curatore Cucinieri - vieni accolto nella Saletta Mattioli dove sono esposti i lavori di Fabio De Poli. Una galleria, come dice il titolo, che un po' ripercorre le tappe del rapporto tra il maestro e Vasto nell’arco temporale di un ventennio. Forti sono i colori di De Poli, messi su tela, su carta, su legno. La creazione pittorica, viene resa evidente dalle sue opere: facce deformate, simbolo anticipatore  di una società atomizzata e frammentata, che riproducono le inquietitudini e gli stati d’animo che continua a interrogarci e che interroga. Le figure e i personaggi di De Poli sono reali e nel contempo fantastici, mai immobili, si muovono e muovono l’osservatore che sembra partecipare lo svolgimento artistico nell’istante della sua genesi. De Poli: una ricerca sempre aperta se solo osserviamo i tre lavori su Robespierre le cui inquietitudini ci angosciano e ci sollevano, sollecitando l’istinto alla giustizia e al diritto umano".

 

Aggiunge Ivo Menna: "Questa è l’arte che ci parla, si immerge e vive nelle cose quotidiane, spingendoci all’azione. Un’arte contemporanea che segue il filo della storia nel suo sviluppo contraddittorio, che vola nel silenzio e nel sogno come le figure di auto d’epoca stile anni trenta, le armonie melodiche della musica jazz, come la installazione in parete del pianista e del pianoforte - omaggio a Gershwin -, quel violino dimezzato e interrotto alla Braque che ci guarda, come le teste influenzate da Bacon. Il percorso, il ciclo non si interrompe di De Poli artista con questa sua presenza a Vasto, con la sua gioiosa illustrazione, con i suoni e i colori che ci avvolgono. L’allestimento di De Poli a Vasto ci offre non solo un ricordo e una azione dei suoi rapporti con la città compiuti di senso, ma una ricerca complessa e originale, una contemporaneità derivata dai filtri della sensibilità delle diverse epoche artistiche".

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