L'estate, calendario alla mano, è ormai in archivio, ma negli ultimi giorni, dopo una pubblica denuncia di un operatore della piccola pesca, costretto a sopportare disagi e difficoltà per raggiungere il suo posto barca di lavoro nella baia di San Nicola ed un'interrogazione in Consiglio comunale del gruppo di Progetto per Vasto (Massimo Desiati e Andrea Bischia), è tornata al centro dell'attenzione la questione degli accessi al mare lungo la fascia costiera della scogliera sulla Statale 16 Adriatica.
Ad occuparsene, nel luglio 2009, fu anche - sempre con un'interrogazione al sindaco - l'ex consigliere comunale del gruppo Uniti per Vasto e giornalista Nicola D'Adamo che in quella occasione, così come ora, ricorda l'elaborazione di un progetto, datato 1988 sotto l'amministrazione comunale Prospero, di sistemazione di 24 accessi, con un impegno di spesa messo in preventivo di un quasi un miliardo di vecchie lire.
D'Adamo pubblicò la mappa sul giornale dell'epoca da lui diretto, 'VastoNotizie'. E pur a distanza di così tanto tempo, quasi 25 anni, l'argomento resta ancora d'interesse e, soprattutto, la questione irrisolta e problematica. Nella sua interrogazione l'ex consigliere metteva in evidenza come puntualmente tornasse d'attualità "il problema delle vie di accesso alla scogliera; che già nel 1988 era stato redatto dal Comune un progetto completo con 24 accessi sulla scogliera, da località Trave fino a Punta Aderci; che in dettaglio a Punta Aderci erano previsti 5 nuovi accessi pedonali ed 1 carrabile; a Punta Penna 2 accessi pedonali; a Vignola 3 accessi pedonali e 2 carrabili; a Canale 2 pedonali ed 1 carrabile; a S. Nicola 2 pedonali; Casarza 4 pedonali ed 1 carrabile; a Trave 1 pedonale e Tubello 1 pedonale; che di questo iniziale progetto solo una minima parte è stata realizzata" e chiedeva 'lumi' sull'esistenza, o meno, di "progetti in itinere per rimettere ordine negli accessi al mare sulla scogliera, di cui si parla da anni".
"La risposta del sindaco Lapenna - ricorda D'Adamo - fu che il Comune di Vasto non se la sentiva di aprire un contenzioso con tutti i privati che con i cancelli avevano chiuso l'accesso alla scogliera. Spero che l'intervento di Desiati - conclude - riesca a smuovere le acque".