Accessi al mare lungo la scogliera vastese, questione annosa ed irrisolta: il caso in Consiglio comunale

Qualche giorno fa la denuncia di un giovane pescatore, ora l'interrogazione di Progetto per Vasto

Marina Recinelli
26/09/2012
Attualità
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Qualche giorno fa la pubblica denuncia di un giovane operatore della piccola pesca, per la tante difficoltà sopraggiunte, dopo la chiusura di un precedente accesso al mare, per raggiungere il suo posto barca nella baia di San Nicola, ora un intervento politico-amministrativo che riporta la questione all'attenzione del Consiglio comunale.

 

La questione è quella degli accessi al mare, annosa ed irrisolta lungo la caratteristica scogliera vastese ed a reclamare l'interesse dell'amministrazione Lapenna in  merito è il gruppo consiliare di Progetto per Vasto che ha presentato un’interrogazione al sindaco di Vasto.

 

Indice puntato contro i tanti accessi che dalla Statale 16 Adriatica vanno verso la costa ma che appaiono “sempre più limitati, nel numero e negli spazi”.

 

“Passaggi caratteristici per turisti, residenti, operatori della piccola pesca che volessero raggiungere a piedi tratti della costa vastese – affermano gli esponenti di PpV Massimo Desiati e Andrea Biscia - da tempo divenuti impervi e pericolosi. Una situazione che arreca forte disagio a chiunque volesse utilizzarli. A causa di iniziative private di vario genere, inoltre, si è assistito alla chiusura di varchi da sempre utilizzati, e all’impervietà dei passaggi, si è aggiunto il degrado dovuto all’indecorosa presenza di rifiuti abbandonati e difficilmente rimovibili proprio a causa della inaccessibilità dei luoghi. Senza parlare delle costruzioni sorte a ridosso della linea di costa che hanno causato, di fatto, la privatizzazione degli accessi al mare prima utilizzati”.

 

Da qui i quesiti di Desiati e Bischia che chiedono all’amministrazione comunale se “presso gli Uffici comunali, esista una mappa degli accessi dalla Statale 16 Adriatica verso la costa vastese; se non si ritenga di eseguire la manutenzione di quelli ancora esistenti, almeno con lo sfalcio dei rovi e dell’erba e la pulizia dei luoghi, assicurandone cosi’ l’individuazione e l’agevole utilizzo; se, dopo doverosa ricognizione, non si ritenga di dover intervenire per riaprire gli accessi al mare non ancora definitivamente compromessi ed ancora utilizzabili”. E senza farne accenno alcuno, l’interrogazione sembra anche essere un’implicita risposta alle critiche al curaro venute da Riccardo Alinovi, esponente di Codici, che, l’altro giorno, con una dura nota, aveva messo in dubbio la sopravvivenza dell’esperienza del movimento civico di Progetto per Vasto in Consiglio comunale dopo l’adesione del suo leader, Massimo Desiati, a Grande Sud.

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