Il Gip del Tribunale di Vasto, Stefania Izzi, nell'udienza di questa mattina nel Palazzo di Giustizia di via Bachelet, non ha convalidato il fermo del 31enne operaio di nazionalità rumena residente a San Salvo Gelu Chelmus, disposto a meno di 20 ore dalla scoperta del delitto, assieme a quello di Vito Pagano, 28 anni di San Salvo, ancora in carcere e dunque unico indiziato dell'omicidio di Albina Paganelli.
Chelmus, in compagnia dei suoi difensori, gli avvocati Giuseppe Piserchia e Andrea Chierchia, è comparso davanti al Gip e, alla fine, per lui è arrivato il provvedimento più atteso. Soddisfatti i suoi legali: "E' stato confermato ciò che Gelu Chelmus ha sempre ripetuto: non ha messo piede nella casa in cui è avvenuto il delitto".
L'indagine sulla morte della pensionata 68enne sansalvese, intanto, è arrivata ad una fase focale. E c'è attesa - ma ci vorrà un altro mese almeno per avere un quadro completo della situazione - per la verifica dei riscontri dei Carabinieri dei Ris relativi alle analisi sulle tracce di sangue rinvenute nell'abitazione di via Fedro, sul coltello, sulle scarpe e sulle banconote da 50 e 10 euro rinvenute dai militari della Stazione di San Salvo nella residenza di Pagano.