SEQUESTRO DI DUE EDIZIONI DI ''QUI'', I DUBBI DI ''POLIS''

a cura della redazione
30/11/2006
Attualità
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Prime reazioni all'iniziativa della Procura della Repubblica di Vasto di sequestrare preventivamente due edizioni di ''Qui Quotidiano'', il periodico diretto dall'ex sindaco Giuseppe Tagliente, per l'accusa di pubblicazione arbitraria di atti di procedimento penale (quello che vede coinvolto, tra gli altri, l'ex pubblico ministero a Vasto Antonio La Rana). Sulla vicenda interviene il laboratorio politico-culturale ''Polis'' che pur ribadendo la propria non condivisione, per motivi etici, dell'iniziativa intrapresa dalla redazione del giornale di Tagliente, esprime non pochi dubbi sull'accaduto. ''L'episodio - si legge in una nota - si presta a numerose considerazioni, pur nel rispetto della magistratura, per capire meglio cosa stia accadendo. Negli ultimi due anni i giornali a tiratura nazionale ci hanno 'deliziato' quotidianamente con la stampa integrale delle intercettazioni telefoniche di Consorte e Moggi, per citare i personaggi più importanti, e pur nella bufera delle proteste, non solo degli interessati, la pubblicazione è andata avanti. Se un tribunale qualsiasi della Repubblica fosse intervenuto, come a Vasto, sicuramente quelle pubblicazioni si sarebbero interrotte, ma così non è stato. Le domande più semplici - si chiude così la nota di 'Polis' - pur nelle riserve più convinte sull'opportunità della cosiddetta 'Operazione Verità' (messa in campo da ''Qui'', ndc.), che ci possiamo fare sono: viviamo nello stesso Paese? Vigono le stesse leggi anche per i giornali nazionali? Abbiamo la stessa cultura giuridica? Oppure a Vasto siamo figli di un Dio minore? Domande legittime per capire, non per prendere partito''.

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